Economia & Lavoro

Aeroporto, non c’è pace tra gli storni | Claudio Ricci all’attacco del CdA di SASE

Per chi se ne fosse dimenticato, nel frattempo, nella storia economica recente dell’Aeroporto San Francesco d’Assisi  mancano ancora dalla cassa 250mila euro, frutto di una “originale” operazione di captatio benevolentiae operata dal CdA di SASE, ente di gestione dello scalo umbro, nei confronti della famosa compagnia aeronautica maltese FlyVolare, quella ormai passata alla storia perchè priva di aerei e licenze.


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La vicenda ormai ha fatto il giro dell’orbe terraqueo e provoca ancora sussulti di ilarità in chiunque viene a conoscenza dei dettagli. Ancor più perchè inspiegabilmente, la Flyvolare, prima che il suo dominus Fausto Chiparo venisse ammanettato dalla Guardia di Finanza (dicembre 2017) per una storiaccia – secondo le indagini – fatta di riciclaggio e bancarotte fraudolente per 35 milioni di spicci, aveva restituito agli stupefatti amministratori perugini ben 250mila euro dei 500 totali forniti ai maltesi da SASE a “babbo morto”, per poi vedere volare solo gli storni tra Ospedalicchio e Collestrada, invece che gli aeroplanoni pieni di passeggeri. Unica consolazione, gli storni non abbisognano di licenze di volo, quelle di cui invece FlyVolare era completamente sprovvista.

Da qualche giorno il fuoco di fila della politica si è rifatto vivace e come raccontato appena due giorni fa da Tuttoggi,


Destra, sinistra, centro: fuoco incrociato su Sase,


ora l’argomento è diventato un vero e proprio  diluvio inarrestabile.  Claudio Ricci, consigliere regionale, e imperterrito fustigatore sin dalla prima ora della  gestione sui generis operata da SASE nello scalo umbro, torna di nuovo a chiedere con una interrogazione fresca di giornata, di poter conoscere la triste sorte dei 250mila euro mancanti all’appello dai conti generali del San Francesco d’Assisi. Ecco il testo nella nota stampa inviata dal Consigliere:

Nel quadro degli accordi stipulati, e oggetto di ampie comunicazioni stampa, fra Blu Jet – Fly Volare con SASE (Gestione Aeroporto dell’Umbria), erano state pianificate nuove linee aree e servizi mai attivati con la rescissione contrattuale da parte di SASE.
Dalla informazioni, citate in sede di Consiglio Regionale, vi era la comunicazione che dei 500.000 €, anticipati da SASE a Blu Jet – Fly Volare, 250.000 € erano stati restituiti mentre, a oggi, non risultano notizie sui rimanenti 250.000 € di risorse pubbliche.
In una “interrogazione propositiva” (che sarà presentata in Consiglio Regionale) si domanda
se la SASE (gestione aeroporto) ha recuperato i 500.000 € (di risorse pubbliche) anticipate a Blu Jet – Fly Volare, per servizi mai svolti, e se, su tale vicenda, risultano in corso attività di verifica da parte degli organi preposti.
Claudio Ricci

Si sente odore di campagna elettorale per le regionali, non c’è dubbio, ma è pur vero che su questo episodio, come anche sui rocamboleschi tentativi di  agganciare compagnie aeree che prima dicono si e poi fuggono a gambe levate per vari motivi (vedi Cobrex Trans), la SASE  ha francamente dato il peggio di sé. Ne il cambio in corsa del Direttore, l’incolpevole Umberto Solimeno arrivato nel gennaio di quest’anno, ha potuto generare miglioramenti di sorta. Cosa induca il CdA di SASE a proseguire in un simile percorso “virtuoso”, anzi virtuale, Dio solo lo sa.

Evidentemente lo spettacolo degli storni in volo sopra lo scalo umbro ha il suo enorme fascino.

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