Superamento dell’attuale management per aprire una nuova fase per l’aeroporto internazionale dell’Umbria. In Consiglio regionale passa la mozione presentata dal democratico Giacomo Leonelli, che da mesi ha intrapreso una battaglia personale contro Sase e Sviluppumbria, lamentando una gestione non all’altezza dell’aeroporto. Una battaglia spesso solitaria, che sembrava non trovare molte sponde all’interno del Pd. Ma in Assemblea regionale, anche di fronte agli ultimi sviluppi, la linea Leonelli è passata.
Tanto che, ricompattato il centrosinistra, lo stesso Leonelli ha potuto evidenziare l’assenza in aula degli esponenti perugini del centrodestra, ancora infuriati della bocciatura della richiesta di aiuto avanzata dalla Giunta Romizi su Perugia146. E questo, nonostante il Comune di Perugia, in particolare con l’assessore Fioroni, in questi mesi abbia più volte criticato le scelte di Sase. “Quel centrodestra, in particolare quello perugino – commenta Leonelli – che in questi mesi ci ha fracassato i timpani con ricette sull’aeroporto, ma che, di fronte ad una proposta netta di cambio di fase, non ha partecipato alla votazione”.
Il Consiglio regionale chiede dunque alla Giunta Marini di imprimere una sterzata nella gestione dell’aeroporto, dopo i flop di Fly Volare e la notizia della mancata riattivazione per scelta di Ryanair, della rotta Perugia-Francoforte.
Da qui la richiesta di Leonelli, fatta propria dall’Assemblea regionale, di azzerare il Consiglio di amministrazione. Nella mozione approvata si chiede anche un rapporto nuovo con i Comuni e con le associazioni di categoria per avere più risorse. Quanto alla nuova gestione, si dovrà cercare il dialogo anche con altri vettori, per assicurare rotte in grado di far aumentare i passeggeri. E poi il collegamento intermodale con la strada ferrata.