Arcudi (Rete Civica) e Renda (Blu) chiedono risposte soprattutto finanziarie per lo sviluppo dello scalo umbro e sull'ingresso di nuovi soci
Da Blu e rete civica dubbi e quesiti al Cda di Sase e alla Regione sulle notizia relative alla vendita di quote dell’aeroporto dell’Umbria. A partire dai quesiti, ancora senza risposta, relativi all’assenza nel piano industriale della Sase di indicazioni sulle risorse reperibili con il Fondo di compensazione per gli aeroporti, finanziato nella manovra di bilancio 2020 o dall’Europa. Mentre invece, si rileva, si insiste a chiedere tutte le risorse ai soci.
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Tanto più che si attende un aggiornamento del piano industriale, visto che le premesse su cui si fondava non si sono realizzate.
Il nuovo socio
“Non abbiamo niente in contrario all’entrata di un nuovo socio competente e solido – la posizione di Blue e Rete civica – ma non vogliamo certamente che manovre poco trasparenti si traducano in un danno patrimoniale per gli attuali soci della Sase e quindi per i territori dell’Umbria“.
Arcudi (Rete Civica): nonostante gli errori, aeroporto fondamentale per Perugia e l’Umbria
Nilo Arcudi, presidente di Perugia Civica, ricorda che le difficoltà economiche e finanziarie dello scalo umbro sono precedenti alle inevitabili difficoltà per il settore dovute alla pandemia. Da qui la “preoccupazione rispetto alle prospettive industriali di una infrastruttura strategica e decisiva per lo sviluppo di Perugia e dell’Umbria quale è certamente l’aeroporto“.
“Noi continuiamo a credere, nonostante tutto e nonostante i troppi errori fatti in questi anni – prosegue Arcudi – che l’aeroporto sia fondamentale e strategico per la nostra città. Crediamo che con un piano industriale moderno ed innovativo e con una ripartenza del settore del turismo l’aeroporto possa ancora diventare un fattore strategico di sviluppo del nostro territorio. Perugia non può fare a meno nei prossimi anni del suo Aeroporto per giocare le tante sfide decisive che ci attendono”.
Renda (Blu): esempi virtuosi tra i piccoli aeroporti
Francesca Renda (Blu), consigliera delegata per il Comune di Perugia alle infrastrutture extraurbane dichiara: “Per la nostra Perugia è fondamentale avere un’infrastruttura aeroportuale strategica e funzionante; non si può prescindere da essa per lo sviluppo economico, turistico e cinematografico della nostra città e dell’intera regione“.
Ed invita a guardare ad esempi virtuosi quale Pisa, che con una popolazione di 90 mila abitanti, puntando sulle rotte low-cost, ha reso il proprio aeroporto il primo della Toscana. O Ancona, che nel 2020 ha ottenuto dalla Commissione Europea, prima in Europa, aiuti per le start-up di nuovi voli verso l’aeroporto delle Marche. O ancora Pescara, che aumentando anno dopo le rotte, e di conseguenza il traffico passeggeri, ha raggiunto la cifra di 703.000 utenti pre Covid.
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“Basta scuse – incalza Renda -: è arrivato il momento di fare scelte coraggiose per il benessere dei cittadini e dei nostri territori”.