Palloncini bianchi, lasciati volare in cielo da mani che spuntavano da felpe e magliette anch’esse bianche, come chiesto dalla famiglia. E lacrime che si sono mischiate alla pioggia, per l’ultimo saluto a Nika Myshko, una delle tre vittime dell’incidente avvenuto nella notte tra sabato e domenica sul Raccordo autostradale Perugia – Bettolle, allo svincolo per Torricella.
I funerali di Nika sono stati celebrati nella chiesa della comunità ortodossa ucraina, da don Vasyl. Che ha cercato di confortare la mamma della 16enne, Tatiana, il papà Alessandro, il fratello Daniel e tutti gli amici, che si domandano se sia giusto morire a soli 16 anni, dopo una sera di divertimento.
Nika era venuta a Perugia con la famiglia quindici anni fa, quando aveva appena un anno, dalla regione ucraina di Nikolaev, oggi martoriata dalla guerra. Don Vasyl ha ricordato come fosse sempre sorridente, i suoi occhi luminosi. E il sogno di diventare estetista, tanto che aveva lasciato il Capitini per iscriversi ad un corso di formazione di Ecipa.
“La sua vita continua nel cuore di chi l’ha conosciuta e amata” ha detto il sacerdote, di fronte a ragazzi segnati dal dolore e dalla commozione. Un’amica di Nika non ha retto alla tensione ed ha perso i sensi appena fuori dalla chiesa, soccorsa in via precauzionale da un’autoambulanza chiamata dal vice sindaco Merli, che ha partecipato alla cerimonia funebre in rappresentanza di tutta la città di Perugia, sconvolta per l’accaduto.
Poi l’uscita della bara bianca, accolta da un commosso applauso. Lo strazio dei familiari. Gli abbracci degli amici, nel tentativo di consolarsi a vicenda. E quelle mani appoggiate sul carro funebre, quali a non voler lasciare andare la loro Nika.
E domani, giovedì, sarà un’altra giornata di lutto per la città di Perugia, quando alle 10, nella chiesa ortodossa romena di via della Viola, saranno celebrati i funerali di Ana Tuja, appena 15 anni, l’altra minorenne che si trovava sulla Ford Fiesta guidata dal 28enne Julio Cesar Vera Quinonez, che non aveva mai conseguito la patente, anch’egli morto sul colpo dentro l’auto ribaltata. Il fratello di Ana, di 22 anni, si trova ancora ricoverato in prognosi riservata all’ospedale di Perugia.
Martedì le due ragazze erano state ricordate dagli amici in una cerimonia laica organizzata al Parco Sant’Anna.