Addio a Lanfranco Rosati, protagonista nel settore scuola e università - Tuttoggi.info

Addio a Lanfranco Rosati, protagonista nel settore scuola e università

Redazione

Addio a Lanfranco Rosati, protagonista nel settore scuola e università

Fiero eugubino di nascita e tifernate d'adozione, aveva 82 anni | Fu maestro nel mondo della didattica
Dom, 14/06/2020 - 11:24

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E’ scomparso questa mattina (domenica 14 giugno), nella sua casa di Città di Castello, il prof. Lanfranco Rosati.

Fiero eugubino di nascita (classe 1938), presto trasferitosi a Città di Castello per ragioni di lavoro del padre, ha cominciato il percorso di ricerca della sua lunga carriera accademica alla fine degli anni ’60, nella Facoltà di Magistero dell’Università degli studi di Siena, sotto la prestigiosa guida di Mario Mencarelli, uno dei più importanti studiosi internazionali di area pedagogica.

Dal 1995 Professore ordinario di Didattica generale nella Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Perugia, poi Rettore Magnifico dell’Università e-Campus dalla sua fondazione e Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. È stato delegato italiano al Consiglio di Europa dal 1972 al 1975 ed ha partecipato in quanto tale ai Symposia internazionali, anche da Rapporteur. Ha pubblicato presso le più note Case Editrici circa un centinaio di volumi e saggi, alcuni dei quali tradotti in lingua straniera.

Ha sempre dato molta attenzione alla formazione dei suoi collaboratori, fornendo occasioni concrete di ricerca e creando una rete di studiosi in tutta Italia, tale da configurare una vera e propria scuola di appartenenza sugli originali temi della Didattica della cultura. E’ stato membro del Comitato Editoriale della Rivista Prospettiva EP e ha collaborato con tante importanti riviste. Fondatore e direttore scientifico del Laboratorio (La.R.F.Di.) della Facoltà di Scienze della Formazione a Perugia, è stato Direttore dell’Istituto di Pedagogia della Facoltà. Tra le tantissime pubblicazioni, da segnalare un volume del 1988, Metodologia della cultura e didattica, testo fondamentale per la formazione di una intera generazione di insegnanti.

Da ricordare la partecipazione alla vita culturale di Città di Castello, con instancabile disponibilità. Fu anche giornalista pubblicista per La Nazione di Firenze dal 1965 al 1980, ha collaborato con il Messaggero e con il Corriere della Sera.

La scomparsa di un amico, un uomo di cultura, scuola, università e giornalismo come il Prof. Lanfranco Rosati è senza dubbio una notizia che colpisce al cuore tutti coloro che hanno avuto l’onore e il piacere di conoscerlo e apprezzarne le doti umane, il garbo, la raffinatezza professionale ed il senso di appartenenza alla comunità locale, dove ha sempre vissuto ed è sempre tornato dopo i mille impegni nazionali ed internazionali che lo hanno visto protagonista assoluto nel settore della didattica ed università“. Queste le parole di cordoglio del sindaco Luciano Bacchetta a nome di giunta, Consiglio comunale e comunità tifernate.

Lanfranco – continua il primo cittadino – era per tanti di noi un maestro di vita, padre, amico, persona perbene con il sorriso e l’affabilità innata che aveva nei modi di porsi in ogni circostanza pubblica e privata. Lo vogliamo ricordare con quel sorriso e senso di altruismo e disponibilità che aveva in particolare verso i giovani, che amava tanto nel suo lavoro e che incitava sempre ad andare avanti a testa alta nel raggiungimento degli obiettivi professionali e di vita. Caro Lanfranco la città non ti dimenticherà mai perché i segni che hai lasciato sono indelebili e resteranno per sempre nei cuori e nella mente di tutti”. Bacchetta ha rivolto a nome di tutti anche le condoglianze alla moglie Marcella Massa e ai figli Mario, Agnese e Rita.

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