E’ morto il cigno “Checco”, mascotte del Parco di Rignaldello da oltre 21 anni, simbolo e beniamino delle famiglie e soprattutto dei bambini. L’animale è stato ritrovato privo di vita sullo specchio d’acqua del parco, gestito da Arcicaccia, proprio da uno degli addetti dell’associazione, Alberto Alunni, che lo ha visto nascere e poi accudito con amore e dedizione per più di venti anni.
“Nel pomeriggio di venerdì sono stato avvertito da alcune persone che avevano visto il cigno dare segnali inequivocabili di disagio ed emettere strani suoni. Quando sono arrivato a pochi passi dal recinto del laghetto l’ho trovato ormai privo di vita” – precisa con la voce rotta dall’emozione Alunni.
Saranno ora le analisi di rito sul corpo dell’animale, trasportato dal Servizio Veterinario della Usl 1 Umbria all’Istituto Zooprofilattico di Perugia, a certificare le cause della morte improvvisa di “Checco”, che appena un mese e mezzo fa, lo scorso 24 maggio, era diventato di nuovo papà: si erano infatti dischiuse 4 uova deposte dalla mamma “Gisella” nell’isolotto centrale dello stagno.