(Fda) Entrerà in vigore nei prossimi quindici giorni il nuovo regolamento per il risparmio idrico nel settore idro potabile, approvato dalla giunta regionale, che andrà a regolamentare il sistema idrico regionale per dare un netto taglio allo spreco dell'acqua potabile.
Il nuovo regolamento è stato presentato stamattina, alla vigilia della giornata mondiale dell'acqua, e andrà a contrastare il fenomeno degli sprechi che è anche al centro di un rapporto Istat presentato oggi a livello nazionale.
Secondo i dati presentati oggi dagli esperti dell'assessorato all'Ambiente della regione, in Umbria le perdite di acqua nelle condutture dalla fonte di approvvigionamento delle reti idriche al rubinetto oscillano tra una media del 30 e del 40 per cento. Ciò vuol dire che per ogni cento litri consumati da una famiglia, 30 o 40 litri si perdono nel trasporto, tra falle e problemi di condutture. A questo fenomeno va aggiunto il problema della sovrautilizzazione dell'acqua potabile.
Secondo l'assessore Silvano Rometti, infatti, in Umbria vengono consumati mediamente 200 litri di acqua al giorno pro capite (rispetto a una media nazionale rilevata dall'Istat di 158 litri), di cui non più di 2 per bere o per fini alimentari. Per questo, secondo Rometti, nasce “questo regolamento che cerca di affrontare il problema, introducendo una logica di consapevolezza e di uso responsabile delle risorse”.
Il nuovo regolamento andrà ad affrontare il problema sui due versanti della dispersione e dello spreco domestico. Per quanto riguarda le reti idriche, i gestori dovranno ridurre gli sprechi idrici ad un tetto massimo del 30 per cento nei prossimi tre anni, e del 20 per cento nei prossimi sei. Per raggiungere questo obbiettivo, a tutti i gestori sarà richiesto di rendicontare agli Ato di riferimento le quantità di acqua prelevate in ogni singolo distretto e le quantità di acqua effettivamente fatturate. Dalla percentuale di dispersione che emergerà dai dati, si procederà a multare chi supererà i tetti imposti, facendo loro pagare il 30 per cento del valore dell'acqua di troppo dispersa, e raccogliendo tali introiti in un fondo per il rinnovamento delle infrastrutture idriche.
Per quanto riguarda il consumo privato, invece, la nuova normativa introduce un sistema di incentivi e penalizzazioni a seconda dell'utilizzo. Alla fascia più virtuosa delle utenze, che utilizza meno acqua in relazione al numero di abitanti, già dalle prossime settimane con l'entrata in vigore del regolamento verrà detratto dalle tariffe un 20 per cento, che sarà invece addebitato alla fascia più “sprecona”. Nel prossimo esercizio di bilancio regionale, infine, che sarà votato dal consiglio a fine mese, è previsto uno stanziamento di 500 mila euro per incentivare l'acquisto di elettrodomestici a basso consumo e di tutti quei dispositivi, anche a basso costo come i rompigetto, che potrebbero abbattere con facilità i consumi idrici delle abitazioni.