Si è avvalso della facoltà di non rispondere, nell’interrogatorio di garanzia che era stato fissato per questa mattina (venerdì) nel carcere di Capanne, il 53enne arrestato dopo la denuncia di una ragazza, che ha raccontato di essere stata stuprata nella notte tra sabato e domenica nella discoteca da lui gestita. Accuse a cui sono seguite quelle di tre ragazze, che hanno raccontato ai carabinieri di essere state molestate dallo stesso uomo quella sera stessa nel locale.
Il 53enne, sulla base delle indicazioni del suo legale, l’avvocato Roberto Romagnoli del Foro di Siena, ha scelto per di non rispondere alle domande del gip Piercarlo Frabotta. Prima, infatti, si vogliono conoscere i risultati delle perizie mediche effettuate sulla giovane, che quella stessa notte era stata accompagnata all’ospedale di Perugia.
Nelle ore successive l’arresto il 53enne, attraverso il suo legale, aveva parlato di un rapporto consenziente, negando la violenza. La Procura, invece, sulla base delle prime indagini condotte dai carabinieri di Città della Pieve, contesta l’abuso continuato, con l’aggravante di aver continuato ad offrire alcolici alla ragazza, già alterata dall’alcol e quindi vulnerabile.
L’avvocato Romagnoli ha annunciato che la prossima settimana chiederà che al suo assistito venga revocata la misura preventiva in carcere.