Nel ricco cartellone de I venerdì della storia trevana, dedicato a Trevi nel Segno del Rinascimento, si inserisce la presentazione del volume: Cesare Cesariano. Ricomposizione di un problema critico di Maurizio Coccia, pubblicato dalla prestigiosa casa editrice Aracne. L’evento culturale avrà luogo nella Pinacoteca di Trevi, Sala dello Spagna, giovedì 29 ottobre 2015, alle ore 17,30. Interverrà Enricio Ansaloni che ha scritto la postfazione. Introdurrà l’appuntamento librario Carlo Roberto Petrini, storico dell’arte e socio della Deputazione di Storia patria dell’Umbria.
L’autore del bel testo è storico dell’arte, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Palazzo Lucarini di Trevi, critico e curatore indipendente; inoltre si occupa di arte pubblica e didattica museale. Insegna Storia dell’Arte Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Macerata. Collabora con «Parol — Quaderni d’arte e di epistemologia». Con Aracne ha pubblicato nel 2014 il volume Una rivoluzione non richiesta.
La figura di Cesare Cesariano è ancora difficile da definire, come sottolinea l’autore. Scarna biografia, esiguità del catalogo e versatilità ne complicano la posizione critica. Anche recenti studi e ritrovamenti testimoniano un interesse degli studiosi mai sopito, ma hanno evidenziato anche l’assenza di un esame organico, che invece è proposto da questo volume. E’ qui la particolarità del testo cocciano. Cesare Cesariano (Milano, 1475-1543), tra le più significative personalità del Rinascimento artistico e architettonico padano, è noto per la volgarizzazione a stampa del trattato De Architectura di Vitruvio. L’analisi a tutto tondo dell’architetto e trattatista Cesariano, cresciuto all’ombra di Bramante e Leonardo, che ci offre l’autore Maurizio Coccia va oltre la filologia, la comparazione stilistica e la raccolta documentaria per offrire un modello multidisciplinare che, ancora oggi, esprime la metodologia critica più aggiornata.
A Trevi, presentazione volume “Cesare Cesariano. Ricomposizione di un problema critico”
Il libro è scritto da Maurizio Coccia, direttore del Centro per l’Arte Contemporanea di Palazzo Lucarini di Trevi
Lun, 26/10/2015 - 09:03