A Terni la festa del Preziosissimo sangue di Gesù che ricorda la peste del 1675 - Tuttoggi.info

A Terni la festa del Preziosissimo sangue di Gesù che ricorda la peste del 1675

Redazione

A Terni la festa del Preziosissimo sangue di Gesù che ricorda la peste del 1675

Mons. Piemontese "Quest'anno verranno evidenziati alcuni tipi di male, che si vogliono approfondire nella conoscenza"
Lun, 23/09/2019 - 16:19

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La parrocchia di Santa Maria Assunta della Cattedrale di Terni celebra la festa del Preziosissimo Sangue dal 25 al 29 settembre. La reliquia del Preziosissimo Sangue, una croce pettorale al cui interno sono custodite alcune gocce del sangue di Gesù, fu donata alla chiesa Cattedrale nel 1650 dal cardinale Francesco Angelo Rapaccioli allora vescovo di Terni. E’ una devozione a Gesù che suggerisce lo spirito di sacrificio, incoraggia a portare la croce e ad affidarsi alla volontà di Dio. In modo particolare, la solennità del Preziosissimo Sangue si lega al territorio ternano grazie ad un’antica storia, che affonda le sue radici nel lontano 1675, quando la popolazione fu colpita da una terribile epidemia di peste che, in poco tempo, causò un elevatissimo numero di morti. L’allora vescovo, monsignor Gentili, decise di fare appello alla Misericordia del Signore e il 21 giugno del medesimo anno si diresse sulla Torre dei Barbarasa. Da qui, benedisse la città con la reliquia del Preziosissimo Sangue: inspiegabilmente e senza una causa evidente, l’epidemia di peste iniziò a decrescere per sparire del tutto durante l’inverno.

Nella Cattedrale di Terni dalla fine del ‘600 la reliquia è custodita nell’altare appositamente costruito e la storia descritta in un dipinto del XVIII secolo, posto sulla parete sinistra del presbiterio, di fronte all’organo, rievoca l’incon­tro di San Giuseppe da Copertino con il cardinale Rapaccioli. Quando il cardinale, che si recava ad Assisi per incontrarsi con l’amico Santo, giunse nei pressi della basilica di San Francesco, vide venirgli incontro San Giu­seppe. Giunto all’altezza del cardinale, il santo, divinamente ispirato, si inginocchiò adorando la reliquia del Preziosissimo Sangue, che il cardinale se­gretamente recava con sé. L’episodio è una prova indiretta dell’autenticità della reliquia offertaci da San Giuseppe da Coper­tino, che l’anonimo pittore ha voluto affrescare a lato dell’Altare Maggiore.

Otre alle celebrazioni liturgiche del triduo con l’esposizione della reliquia, il Rosario e la messa, la festa vivrà alcuni momenti culturali di particolare interesse: giovedì 26 settembre alle ore 17.00 al Museo diocesano la presentazione del libro “Eccellenza del buon gusto e spirito romano. Il Cardinale Rapaccioli alla corte dei Barberini” di Giuseppe Cassio. Una biografia documentale del cardinale  Rapaccioli vissuto a Roma nella prima metà del Seicento. Dall’esame di una diversificata e complessa documentazione emergono gli aspetti personali e familiari di un personaggio profondamente legato da vincoli di fedeltà e servizio ai Barberini. La carriera ecclesiastica a Roma, che alternò per circa un decennio all’episcopato di Terni. L’evoluzione più rilevante dell’articolata personalità del cardinale è da ricercare, tuttavia, nel percorso di crescita culturale, costantemente alimentato dalla raffinata intelligenza, dalla creatività poetica e dalla sensibilità estetica. A ciò si aggiunga la naturale inclinazione di Rapaccioli all’assistenzialismo sociale, incoraggiata dalla devota amicizia con san Giuseppe da Copertino.

Venerdì 27 settembre alle ore 9.15 al Museo diocesano il convegno “La peste del nostro secolo – sogno di un ospedale d’eccellenza” – realtà, prospettive e speranze -. La conferenza intende sensibilizzare e informare la cittadinanza e gli operatori del settore sull’impegno della città di Terni e della comunità medico/scientifica nel combattere il tumore che si può considerare il “Male del secolo”. A Terni sono presenti qualità ed eccellenza, soprattutto in alcuni settori, che andrebbero ancor più
valorizzate ed estese al fine di dare risposte sempre più concrete e positive alle persone colpite da malattie tu morali anche con la vicinanza e il sostegno della parola e della fede.

Alle ore 16.00 in Cattedrale l’Incontro testimonianza con Antonia Salzano mamma di Carlo Acutis (ragazzo di 15 anni morto di leucemia) dichiarato venerabile da Papa Francesco pochi mesi fa.

Sabato 28 settembre alle ore 21 concerto testimonianza con il Maestro Francesco Morettini; partecipazione straordinaria del piccolo coro dei bambini dell’Istituto Leonino e tra gli ospiti: Ternana calcio e altri campioni dello sport ternano.
A seguire Ostensione della Santa Reliquia e Benedizione da parte del vescovo mons. Giuseppe Piemontese.

“E’ un rinverdire una tradizione che può aiutare i cristiani a tornare all’amore per il Signoreha detto il vescovo Piemontesead accogliere la redenzione del Signore e anche a riflettere sui mali che circondano la nostra società, i nostri tempi, nelle città occidentali. Nella storia i ternani hanno fatto sempre ricorso alla preghiera, in occasione di eventi calamitosi, invocando il Sangue del Signore per allontanare queste calamità dalla società e dall’esistenza di ciascuno. Quest’anno verranno evidenziati alcuni tipi di male, che si vogliono approfondire nella conoscenza, e fare in modo che ognuno possa essere protetto nella maniera migliore”.

“Una festa legata a quel tesoro nascosto e non abbastanza noto, che è la Reliquia del preziosissimo Sangue di Gesù Cristo – ricorda il parroco della cattedrale don Alessandro Rossiniuna piccola ampolla contenente alcune piccole gocce di sangue appartenenti a Nostro Signore che per svariate vicissitudini storiche, quelle più significative ben documentate e conservate nell’archivio della Cattedrale, è giunta sino a noi. Abbiamo pensato di riproporre in maniera solenne, all’intera popolazione della città l’antico rito della benedizione con la Sacra Reliquia, alla presenza del Vescovo Giuseppe, per invocare su tutti noi come in antichità, l’intervento divino, affinché la nostra città torni a risollevarsi, a vivere e a sperare in un futuro migliore”. 


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