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A Spello scendono le tasse e gli amministratori si tagliano i compensi / Cala Imu su abitazione principale

Il Consiglio comunale di Spello ha approvato, nella seduta del 28 novembre, il bilancio di previsione 2013: la manovra finanziaria annuale di 8.7 milioni di euro, di cui 7.4 di parte corrente, servizi per conto terzi 750 mila euro e 580 mila per investimenti, col bilancio che rispetta il patto di stabilità.

Si lavora già al 2014 – 'Il percorso di approvazione del bilancio 2013 è stato caratterizzato da estrema confusione ed incertezza normativa – ha affermato l'assessore alle finanze Vittorio Ciancaleoni – si è cercato comunque di gestire al meglio le risorse a disposizione, al fine di poter predisporre un bilancio solido e affidabile ed ora si sta già lavorando al bilancio di previsione del 2014'.

Niente rate Imu – Riguardo all'Imu per l'abitazione principale e pertinenze l’ente ha ridotto l'aliquota a 0,35%, a seguito del recente provvedimento del Governo a riguardo, essendo l'aliquota inferiore a quella base dello 0,40%, i proprietari di prime case a Spello saranno esentati dal pagamento della seconda rata Imu, a differenza di molti altri comuni, che hanno deliberato un aumento delle aliquote oltre quella ordinaria del 0,40%, ove è previsto invece il pagamento di una mini Imu. Per gli altri fabbricati e terreni edificabili l'aliquota e' stata fissata a 0,90%, per le abitazioni tenute a disposizione non locate 0,96%.

Tares bassa, Irpef invariata – La Tares il 'tributo comunale sui rifiuti e sui servizi' che ha sostituito la Tarsu, con previsione di copertura totale dei costi di gestione del servizio, resterà, per le utenze domestiche e non domestiche, tra le più basse rispetto a quelle applicate negli altri comuni del comprensorio e ben al di sotto della tariffa rifiuti media dell'Umbria. Non è stata prevista l'applicazione della tassa di soggiorno, restano invariate l'addizionale Irpef, con conferma dell'esenzione totale per redditi sino a diecimila euro, la Tosap, l'imposta di pubblicità e le tariffe dei servizi a domanda individuale, tra queste mense e rette asilo.

Tagli agli amministratori – Per fronteggiare i nuovi tagli ai trasferimenti di 445.636 euro rispetto all'anno precedente, è stata prevista una revisione e razionalizzazione della spesa, il taglio delle indennità del 10% per sindaco e giunta, del 30% dell'indennità di funzione e di risultato del direttore generale e del 10% dell'indennità di posizione dei responsabili di area. Inoltre vi e' il contenimento dei costi del personale, delle utenze, rivedendo anche alcuni contratti di gestione, proseguendo inoltre la lotta all'evasione e all’elusione.

Niente nuovi mutui – Non e' stata prevista l'accensione di nuovi mutui, con conseguente riduzione del livello di indebitamento globale dell'ente e del peso degli interessi passivi sulla parte corrente del bilancio. E' stato confermato l'impegno per i servizi educativi e quelli socio-assistenziali, rifinanziato il fondo sociale per le famiglie disagiate, che ha permesso di aiutare tante famiglie in situazioni di difficoltà, per effetto della crisi e della disoccupazione.