Città di Castello

“A San Giustino siti culturali chiusi”, nasce idea per fruitori reddito di cittadinanza

E’ imbarazzante l’impatto della nostra amministrazione nei confronti del patrimonio artistico-culturale di San Giustino. Una indifferenza totale anche addirittura in contrasto con linee ideologiche teoricamente protese a valorizzare culturalmente l’esistente“.

Queste le parole della consigliera di opposizione Luciana Veschi (Fratelli d’Italia per Patto Civico) che si è soffermata anche nel dettaglio sulle eccellenze del Comune, dal sito archeologico di Colle Plinio, “dove investimenti recenti sono andati letteralmente a farsi benedire, lasciando una immagine devastante degli scavi” alla “sporadica apertura del Castello Bufalini, oggi senza direttore e custode”.

Ma Veschi ha puntato il dito anche contro la chiusura permanente del Museo del Tabacco e la “rara esposizione delle sale della Villa Graziani, in assenza di una degna programmazione culturale”.

Consapevole dei distinguo tra competenze dirette ed indirette, ritengo comunque doveroso un impegno concreto da parte dell’Amministrazione comunale, finalizzato a valorizzare il patrimonio culturale con un percorso programmatico di vallata, con l’auspicio di una concreta collaborazione almeno tra Comuni limitrofi, anche sotto il profilo turistico

La consigliera di minoranza ha così presentato un ordine del giorno, finalizzato a chiedere l’impegno di sindaco e giunta nell’attivarsi “a reperire nominativi e disponibilità di tutti coloro che fruiscono del reddito di cittadinanza nel Comune, per poter essere inseriti come volontari e sostenere l’apertura al pubblico almeno del Castello Bufalini, che deve rappresentare un aspetto vitale della nostra storia e della nostra cultura, anziché rimanere nell’ombra”.