Iniziativa giunta alla quindicesima edizione, andrà in scena
Torna a Perugia e in tutta la provincia, il 16 e il 17 settembre 2023, l’evento solidale ‘Un Pasto al Giorno’ (unpastoalgiorno.apg23.org) della Comunità di don Benzi , giunto quest’anno alla sua 15esima edizione.
L’attività della Comunità di don Benzi va avanti in oltre 40 Paesi del mondo e anche in Umbria da oltre 50 anni, attraverso l’opera di numerose realtà, tra Case Famiglia, Case di accoglienza e Centri di aggregazione. Sono tantissime le persone che negli ultimi mesi vi hanno trovato non solo un riparo o un pasto caldo, ma anche un punto di riferimento per far ripartire la propria vita.
Nel corso dell’evento verrà distribuito ‘La voce degli ultimi’, un libro grazie a ‘la voce di chi non ha voce’, per dar modo a chiunque lo legga di avvicinarsi ai valori che la Comunità pone da sempre al centro del suo impegno mediante progetti e realtà di accoglienza in Italia e in oltre 40 Paesi del mondo. Nel libro, accanto alle speranze di una delle ragazze uscite dalla tratta ai fini di prostituzione, è possibile leggere i versi con cui, ogni giorno, i bambini e ragazzi di strada accolti dalla Comunità nell’ambito del progetto Cicetekelo in Zambia ringraziano per il pasto che stanno per mangiare.
“Ciò che il nostro fondatore don Oreste Benzi ci ha lasciato” ha spiegato il Responsabile Generale della Comunità, Matteo Fadda, “è condividere direttamente la nostra vita con i più̀ poveri, gli emarginati, le persone vittime di ingiustizia nel mondo, per rispondere al primo bisogno di ciascuno: quello di sentirsi amati, accettati, di avere una famiglia”. Accanto all’opera di sensibilizzazione e di racconto di storie e speranze, in questa edizione di ‘Un Pasto al Giorno’ si aggiunge anche un prezioso obiettivo: raccogliere quel sostegno con cui assolvere l’impegno di garantire ogni anno 7 milioni e mezzo di pasti a chi viene accolto nelle Case, mense e realtà di aiuto della Comunità di don Benzi, le stesse in cui vive la maggior parte degli autori del libro, accomunati dalla medesima drammatica sorte di povertà e solitudine. Non a caso “il claim dell’iniziativa – spiegano i responsabili del progetto – è proprio ‘Costruiamo una tavola dove ci sia posto per tutti’”.