Il Santo Morì il 15 settembre 1377 a Foligno, ma la ricorrenza del 19 novembre ricorda la traslazione del corpo alla Chiesa di Sant’Agostino dove ancora si conservano le spoglie.
La tradizione del pane nasce dal fatto che Tomassuccio vendette tutti i suoi averi per sfamare i poveri e risale al XV secolo, ma venne abbandonata per lungo tempo. Riprese nel 1744 quando Nocera si trovò al centro del conflitto tra austriaci e spagnoli, con i primi asserragliati all’interno le mura nocerine e gli spagnoli pronti a bombardare la città con i cannoni.
Ma il 19 novembre l’Austria si arrese e questa decisione salvò la città dalla distruzione. I nocerini attribuirono il miracolo al Santo e riprese così la tradizione della distribuzione del pane.
La comunità nocerina è particolarmente devota alla ricorrenza di questo Santo, ed è solita conservare il pane ricevuto in dono, o parte di esso, sino all’anno successivo senza che questo venga intaccato dalla muffa.