Qualche mattina fa si è presentato in Questura un perugino ultracinquantenne, che voleva denunciare uno straniero responsabile di una aggressione ai suoi danni. Agli agenti ha riferito che mentre si trovava alla fermata del minimetrò di Fontivegge gli si è avvicinato un uomo di colore che gli ha chiesto di dargli un biglietto. Malgrado il suo iniziale rifiuto, l’africano non si è perso d’animo e ha reiterato la richiesta.
A quel punto, il perugino ha perso le staffe e lo ha scacciato, dicendogli testualmente: “Vattene via n…. di m…”. Lo straniero, risentito per quell’offesa, lo ha colpito al volto con un pugno e se ne è andato. L’aggredito deve allora aver deciso di fargliela pagare e si è recato in Questura a raccontare quanto era accaduto. Qui ha fornito una descrizione piuttosto accurata dell’africano, verbalizzata in sede di denuncia; conseguentemente con una veloce attività investigativa è stato rapidamente individuato dagli agenti delle Volanti, un 35enne senegalese abituale frequentatore della zona, e indagato per percosse.
Ma anche il perugino è stato indagato: infatti i poliziotti gli hanno dovuto spiegare che l’esatta espressione con cui aveva qualificato il ragazzo comporta un atto illecito e discriminatorio e che sarebbe andato incontro anche lui ad un procedimento penale. Tuttavia, l’uomo ha confermato l’espressione ingiuriosa e affermato che “lui gli africani li vede così…”. In conclusione, per il senegalese è scattata una denuncia per percosse. Per il perugino, una denuncia per violazione della legge Mancino, che punisce ogni comportamento integrante discriminazione per motivi razziali.