Lello Arena è l'esilarante protagonista della commedia brillante di Diego Fabbri LASCIO ALLE MIE DONNE, per la regia di Nanni Fabbri, figlio del drammaturgo.
Alcuni ricorderanno la straordinaria interpretazione di questo lavoro da parte di Paolo Stoppa e Rina Morelli, nel lontano 1969. Definirla una commedia brillante è forse riduttivo, perché il gioco delle parti è particolarmente raffinato.
Lascio alle mie donne è il seguito ideale de Il seduttore, altro testo di successo di Fabbri. I personaggi sono gli stessi: la moglie, l'amante e la giovane, manca il seduttore, che è morto improvvisamente in un incidente d'auto. Renato Severini, personaggio di spicco di una grossa città di provincia, era un famoso avvocato e divideva lo studio legale con l'amico Enrico, notaio, uomo timido e schivo a cui lo stile di vita di Renato creava non poco imbarazzo. Spesso infatti, Renato lo metteva a parte della sua vita, facendo di Enrico un suo complice, ma lui quella complicità non la cercava, anzi non la voleva, visto che la sua vita di scapolo si svolgeva serena e senza scosse. Alla morte di Renato è Enrico che dà lettura del testamento a Virginia, la moglie, e ad Olga l'amante, della cui esistenza Virginia è ignara. Ma c'è un'altra sorpresa, anche per Olga: è Isabella, una ragazza molto giovane, a sua volta stupita del lascito, anche se solo simbolico, di Renato. Tutto il patrimonio va alle due donne, a patto che si frequentino per un anno, almeno per un'ora al giorno, tutti i giorni anche quando sono malate e cerchino di diventare amiche. Non ci sono possibilità di repliche, altrimenti tutto andrà nelle casse del prestigioso, ma da loro odiato, Circolo della Caccia. Il povero Enrico, nelle vesti di curatore testamentario, dovrà controllare e vigilare che ogni cosa si svolga correttamente per poter così, alla fine dell'anno, assegnare loro l'eredità. Le due donne, all'inizio recalcitranti, non vorrebbero, poi convinte da Enrico, accettano la sfida. Virginia e Olga cominciano a vedersi, e, spinte dalla curiosità e dal desiderio di scoprire aspetti inediti dell'amato Renato, anche a parlarsi. Ma insieme agli incontri iniziano anche i controlli da parte di Enrico che le sorveglia a distanza, coadiuvato da Gaetano, il giovane di studio, che giovane non è più da tempo. Enrico, senza rendersene conto, comincia ad immedesimarsi nella vita di Renato fino a volerlo sostituire nel cuore delle due donne. Anche Enrico infatti sarà cambiato dalla forza straordinaria dell'amore. Anche per lui, inaspettatamente, sarà vita nuova. Messaggio d'amore, dunque, come in tutto il teatro fabbriano, e ancora una volta in chiave brillante.
Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere telefonicamente, fino al giorno precedente lo spettacolo, presso il Botteghino Telefonico Regionale del Teatro Stabile dell'Umbria, tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato, dalle 16 alle 19, al n°075/57542222. E' possibile acquistare i biglietti on-line sul sito del Teatro Stabile dell'Umbria http://www.teatrostabile.umbria.it/.