In una nota alla stampa il Consigliere provinciale Giampiero Panfili (Pdl), invia il testo di una interrogazione nella quale si fissa l'attenzione sulle condizioni di lavoro relative ai dipendenti di una cooperativa incaricata della manutenzione dello stabile di Villa Redenta, di proprietà della Provincia. Ecco il testo:
“Oggetto: manutenzione aree verdi e custodia Villa Redenta.
Premesso che:
– con un contratto di appalto nel dicembre 2007 la Provincia di Perugia affidava per tre anni (dal 1.01.2008 al 31.12.2010) ad una Cooperativa Sociale, i lavori di manutenzione e custodia delle aree verdi di Villa Redenta in Spoleto per un importo complessivo di oltre 156.000 euro + IVA di cui 5.200 euro per oneri per la sicurezza;
– per tutta la durata del contratto, sull’intera struttura provinciale, ha lavorato a tempo pieno una sola unità alla quale si aggiungeva nei mesi estivi un secondo operatore part-time;
– l’area verde affidata alla manutenzione di un solo operatore ha una superficie di svariati ettari e che, solo l’assiduo lavoro dello stesso, ha consentito una situazione discreta dell’impianto;
– soprattutto nell’ultimo periodo, pare che gli operatori fossero costretti a condizioni di lavoro non rispondenti ai criteri minimi di sicurezza ed agibilità in spregio delle più elementari normative di tutela dei lavoratori. Sembra che l’ambiente adibito a spogliatoio, fosse addirittura privo di corrente elettrica e quindi di illuminazione;
– fortunatamente non si sono registrati infortuni rilevanti ma, indubbiamente, il rischio corso dai lavoratori non va sottovalutato;
– nelle clausole contrattuali, la società appaltatrice si impegnava direttamente alla scrupolosa osservanza delle norme e delle prescrizioni del CCNL, delle leggi e dei regolamenti a tutela, protezione, assicurazione ed assistenza dei lavoratori (art. 6);
– indipendentemente da eventuali risvolti e sviluppi sindacali interni alla cooperativa, l’Ente si è sempre mostrato attento e sensibile al tema del lavoro e della sicurezza.
Il Consigliere Provinciale del PDL, Giampiero Panfili, INTERROGA la S.V. per sapere:
– se quanto emerso risponde al vero e se l’Ente era a conoscenza della situazione;
– se non si ritenga opportuno un controllo più attento sulle realtà nelle quali direttamente o indirettamente, viene coinvolta la Provincia.”