A seguito delle recenti verifiche formali delle autorità competenti e della determina n. 961 del 30/09/2025, a Todi riemerge una vicenda che intreccia errori amministrativi, curiosi silenzi e sospetti tempismi politici. Il capogruppo del Pd di Todi, Umberto Magni, ripercorre le tappe della vicenda legata al ‘caso’ Sipa, che ha portato al Comune, oltre alla causa persa, un danno di 6mila euro.
Caso Sipa, persi 100mila euro e spesi 6mila per la causa persa
“Tutto nasce da un credito di 100.000 euro che il Comune vantava nei confronti del soggetto un tempo gestore dei parcheggi, Sipa SpA, lasciato cadere in prescrizione senza che nessuno intervenisse. Un errore marchiano, aggravato da una scelta ancora più incomprensibile – così Magni ripercorre la vicenda –l’Amministrazione Comunale, composta in larga parte da avvocati, decideva nel 2023 di intentare comunque una causa per recuperare una somma ormai divenuta inesigibile. Una decisione che non può essere liquidata come ingenuità giuridica, ma, piuttosto, come una mossa dilatoria che ha avuto l’effetto di rinviare l’assunzione di responsabilità proprio mentre si avvicinavano le elezioni regionali. La causa in questione, inevitabilmente, è stata persa e ai 100.000 euro di crediti sfumati nei confronti di Sipa, il Comune di Todi si è dovuto accollare anche più di 6.000 euro di spese di lite, vista la soccombenza in giudizio”.
Il debito fuori bilancio e la Corte dei Conti
“Quando la questione approdò in Consiglio Comunale nel Febbraio 2025 come debito fuori bilancio, la proposta venne bocciata causa sul filo a causa di un’assenza tra i banchi della maggioranza, coi gruppi consiliari di opposizione che votarono contro a causa della mancata trasparenza sulla ricostruzione della vicenda. Seguì a questo – conclude Magni – una reazione irrituale, visto che il Sindaco trasmise la pratica alla Corte dei Conti, nel tentativo di attribuire un presunto danno erariale ai consiglieri che avevano votato contro. Alla fine, il debito fuori bilancio è tornato in Consiglio Comunale a Settembre e conseguentemente approvato, ma permane il danno alle casse del Comune e alla credibilità amministrativa dell’ente con una vicenda simbolo di una gestione che preferisce coprire gli errori invece di affrontarli, rinviando i problemi a spese dei cittadini”.