Fiocco rosa al Chianelli, che ospita la prima famiglia arrivata da Gaza - Tuttoggi.info

Fiocco rosa al Chianelli, che ospita la prima famiglia arrivata da Gaza

Redazione

Fiocco rosa al Chianelli, che ospita la prima famiglia arrivata da Gaza

Gio, 02/10/2025 - 14:29

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Fiocco rosa di speranza al Residence “Daniele Chianelli”, nella notte tra mercoledì e giovedì. Alle 3.15, all’Ospedale Santa Maria della Misericordia, sotto l’attenta guida del dottor Saverio Arena e della sua equipe, è venuta alla luce la piccola Silvia. La bimba e la mamma sono in perfetta salute e presto conoscerà le sue tre sorelline ed il fratellino, guarito da una malattia.

La famiglia, di nazionalità palestinese è stata provvisoriamente accolta al Residence “Daniele Chianelli” dove i bimbi si sono ambientati grazie anche alla preziosa collaborazione degli operatori della comunità di Sant’Egidio e degli insegnanti e studenti dell’Università per stranieri sotto la guida del rettore, Valerio De Cesaris.

“La nascita della piccola – ha detto Franco Chianelli – è per noi una gioia immensa. In questo momento drammatico per il suo popolo che sta subendo un inaccettabile stermino, penso a questa bimba come simbolo di vita e di amore, contro l’odio e la violenza nella Striscia di Gaza. Tutti gli ospiti e i volontari hanno gioito per questo lieto evento che non è il primo. Nel 2009 nacque Benedetta, un vero dono per la sua famiglia che aveva già perso i figli Angelo per un incidente e Alessio a causa della leucemia. Oggi Benny è una bellissima ragazza di 16 anni appassionata di musica e gioia dei genitori. Nel 2015 è venuta alla luce Lucianina. Un nome dato in omaggio a mia moglie Luciana. La mamma venne a Perugia dalla Bolivia, sola ed incinta, per salvare il figlio Fernando malato di leucemia. Anche in quell’occasione la grande famiglia del Comitato attivò una incredibile catena solidale e non li lasciò mai soli. Oggi Fernando e Lucianina stanno bene ed hanno accolto atri due fratellini. Il Residence è una casa che porta calore e conforto a molte persone malate e sfortunate. Sono sicuro che da oggi per la piccola Silvia, i suoi fratellini e i genitori, si aprirà un nuovo capitolo di vita ricco di cose belle e felici grazie all’intervento della presidente Stefania Proietti e della Regione”.

Una notizia che è stata accolta con soddisfazione anche dalle Istituzioni. “Accogliamo con felicità questa nascita, le diamo il nostro più caloroso benvenuto e rivolgiamo i migliori auguri di salute, serenità e futuro pieno di opportunità a lei e alla sua famiglia” le parole della governatrice Stefania Proietti e dell’assessor Barcaioli.

Che aggiungono: “La famiglia era arrivata a Perugia da Gaza a luglio grazie all’apertura di un corridoio umanitario della Comunità di Sant’Egidio. Per loro è stata costruita una rete di accoglienza fatta di istituzioni, enti e associazioni, che ha reso possibile l’inizio di una nuova vita lontana dalla guerra. Vogliamo che altre famiglie possano vivere la stessa speranza e auspichiamo che questo genocidio cessi immediatamente. In una notte segnata dalla preoccupazione per la Global Sumud Flotilla, mentre i gazawi continuano a vivere tra fame e sofferenze, la nascita di questa bambina restituisce un senso all’umanità. Siamo fieri che sia sbocciata in Umbria, terra di pace e di accoglienza. Continueremo a impegnarci senza sosta al fianco del popolo palestinese”.

Il rettore dell’Università per Stranieri, Valerio De Cesaris, che ha contribuito con la Comunità di Sant’Egidio a far giungere a Perugia la famiglia, ha sottolineato: “La nascita di questa bambina, circondata dall’affetto di tanti che a Perugia hanno accolto la sua famiglia, è un segno di speranza. È un pezzo di pace costruito in Umbria per una famiglia, madre, padre e cinque bambini, che ha qui la possibilità di vivere una vita buona e dignitosa. Il nostro sguardo e il nostro pensiero restano a Gaza, a quanti continuano a subire la guerra e l’ingiustizia. Di fronte all’irresponsabilità di chi trascina i popoli in guerra, credo sia importante continuare a interrogarsi su cosa ciascuno di noi può fare per costruire pezzi di pace. In questo senso, è prezioso l’impegno di Regione Umbria, Comune di Perugia, Comunità di Sant’Egidio e altre realtà del territorio nell’accogliere e aiutare i gazawi che arrivano in Umbria”.

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