La Presidente della Regione Proietti risponde nel question time dell’Assemblea legislativa all’interrogazione del consigliere Ricci riguardo la realizzazione della clinica stadio a Terni
L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha discusso giovedì 17 luglio in un question time l’interrogazione a risposta immediata relativa all’ “Apertura a Terni di una clinica ospedaliera privata convenzionata collegata al progetto di nuovo stadio in base alla delibera di Giunta Regionale dell’Umbria n.1399 del 2023”, presentata dal consigliere Fabrizio Ricci (Avs). La delibera 1399 del 2023 riguardava la programmazione del fabbisogno dei posti letto rete ospedaliera e che sarebbe il presupposto su cui poggia la proposta avanzata dalla società Ternana Calcio che riserverebbe alla provincia di Terni, 80 nuovi posti letto in convenzione a privati accreditati e accreditabili, posti letto che verrebbero tolti alla sanità pubblica. Il consigliere Ricci ha spiegato che anche alla luce della rilevanza che le cronache nazionali hanno dato, dopo il servizio di Report, alla clinica stadio di Terni e all’enorme conflitto d’interesse del sindaco Bandecchi, l’interrogazione chiede di sapere “quali siano gli intendimenti della Giunta regionale in merito alla riserva di posti letto ospedalieri privati nella provincia di Terni e come intenda dare corso ad un possibile rientro di tale previsione nella disponibilità del sistema sanitario pubblico, per il fabbisogno del territorio umbro. L’ipotetico convenzionamento di quella che sarebbe potenzialmente la più grande struttura sanitaria privata mai progettata in Umbria farebbe lievitare l’importo già destinato alla sanità ospedaliera privata di circa 1/3 rispetto all’attuale, una somma aggiuntiva che verrebbe sottratta al Fondo Sanitario regionale per il fabbisogno delle strutture pubbliche. Alla luce di quanto sancito dalla delibera 1399/2023, le modalità di calcolo del fabbisogno di posti letto comportano un importante spostamento delle disponibilità di posti letto dai presidi ospedalieri pubblici a quello privato”.
La presidente Proietti ha risposto che “La delibera della precedente Giunta regionale indicava in astratto i numeri di posti letto (e al momento non è in corso nessuna procedura di autorizzazione alla realizzazione di strutture sanitarie in ordine ai suddetti posti letto) ma non contemplava alcuna procedura di realizzazione di strutture sanitarie, perciò è tutt’altro che scontato che i posti letto accreditabili con il precedente atto di giunta possano essere attribuibili a questa o quell’altra struttura privata. Inoltre la scelta operata è stata effettuata senza una riduzione del numero degli attuali convenzionamenti con i privati della provincia di Perugia e questo rischia di determinare uno spostamento di risorse dalla sanità pubblica a quella privata. Per questo abbiamo dato prontamente avvio ai lavori di redazione del nuovo piano sociosanitario 2025-2030, che implicherà una mappatura e una revisione dell’organizzazione della rete ospedaliera regionale e delle strutture in convenzione. Nella fase attuale è in corso la determinazione del numero dei posti letto attivati per la riorganizzazione della rete ospedaliera da integrare con la rete territoriale dei servizi. Dopo si saprà quanti posti letto privati saranno da accreditare e convenzionare con costi a carico del Servizio sanitario regionale, in un’ottica di equità e a partire dal fabbisogno dei territori”.