La Fiera di San Bartolomeo si svolgerà regolarmente a Città di Castello dal 22 al 24 agosto 2025 e ospiterà anche quest’anno la tradizionale Mostra zootecnica, punto di riferimento per gli operatori del settore e attrazione principale per i visitatori appassionati di animali.
A causa dell’epidemia di “Blue tongue” (“Lingua blu”), che sta interessando anche l’Umbria, la manifestazione non potrà però ospitare bovini, ovini e caprini per evitare rischi inerenti alla diffusione della malattia infettiva.
E’ la decisione scaturita dal vertice, tenutosi giovedì 10 luglio, tra amministrazione comunale di Città di Castello, rappresentata dall’assessore al Commercio e Turismo Letizia Guerri, responsabili del Servizio Veterinario Pubblico di Sanità Animale Usl Umbria 1 e rappresentanti delle associazioni di categoria.
“Tutela del benessere animale, ma anche salvaguardia e valorizzazione del tessuto imprenditoriale agricolo e zootecnico del territorio, convivono da sempre nella Fiera di San Bartolomeo, ne sono essenza e tratto identitario. Quindi la manifestazione non si snatura, ma anzi sottolinea la propria vocazione, anche di fronte ad una decisione che, per la prima volta nella sua storia, la priva della presenza di animali che negli anni sono state grandi attrazioni per i visitatori e hanno valorizzato l’evento”, spiega Guerri.
“Per l’amministrazione comunale è fondamentale proteggere animali, aziende agricole e zootecniche del territorio dalle potenziali conseguenze legate alla diffusione della ‘Lingua blu’, perché rappresentano una risorsa umana e una filiera strategica per l’economia dell’Altotevere”.
“Non possiamo, dunque, esimerci da questa scelta che però – sottolinea l’assessore – non metterà in discussione lo svolgimento della Fiera di San Bartolomeo e non priverà tutti coloro che amano gli animali della Mostra Zootecnica, ma anche delle differenti e nuove attrazioni e forme di intrattenimento alla scoperta del legame imprescindibile e fortemente identitario fra uomo, animali e agricoltura”.