Queste preoccupazioni si inseriscono nel contesto più ampio del bando Umbria "All in", un'iniziativa da 120 milioni di euro
Mentre prosegue la presentazione del bando regionale “All in” agli imprenditori umbri, Confartigianato Imprese Umbria lancia un appello al governo nazionale per sbloccare l’impasse creata dalle nuove norme sul credito d’imposta per la transizione 4.0.
Il presidente di Confartigianato Imprese Umbria, Mauro Franceschini, ha chiesto l’intervento immediato del Ministro Urso per risolvere la situazione critica che si è venuta a creare a seguito del Decreto-legge 39/2024. Le nuove misure, introdotte per monitorare gli incentivi a sostegno degli investimenti nelle transizioni green e digitale, rischiano di paralizzare la possibilità per le imprese di compensare i crediti già maturati.
“Fino all’emanazione del nuovo modello di comunicazione previsto dal decreto,” spiega Franceschini, “le nuove norme finirebbero per ‘congelare’ la possibilità di compensare i crediti già a partire dalla prossima scadenza utile del 16 aprile. Questo avrebbe pesanti effetti sulla programmazione dei flussi di cassa delle imprese che avevano fatto affidamento sulla fruizione del credito maturato.”
Il decreto in questione introduce l’obbligo per le imprese di comunicare preventivamente per via telematica l’ammontare complessivo degli investimenti che intendono effettuare a decorrere dal 30 marzo 2024, la presunta ripartizione del credito negli anni e la relativa fruizione. Tuttavia, il modello necessario per questa comunicazione non è ancora stato definito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
Confartigianato chiede che, nell’attesa del nuovo modello, venga confermata la possibilità per gli imprenditori di continuare a compensare i crediti maturati che sono immediatamente fruibili secondo le norme vigenti. Questo vale anche per gli investimenti in beni strumentali nuovi relativi al 2023, per i quali la comunicazione è condizione di compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti.
Franceschini ha inoltre sollecitato il Ministro Urso affinché si proceda rapidamente con i decreti attuativi del Piano transizione 5.0 e con la condivisione della relativa piattaforma. “È fondamentale che le imprese abbiano il tempo necessario per pianificare accuratamente gli investimenti, soprattutto quelli legati all’efficientamento energetico,” ha sottolineato.
Il presidente di Confartigianato Umbria ha anche evidenziato l’importanza di evitare intoppi nell’attività di certificazione dei consumi energetici e ha espresso apprezzamento per l’attenzione riservata dal piano alla formazione. “Senza le adeguate competenze,” ha concluso, “le nuove tecnologie non potranno essere valorizzate per consentire alle imprese di fare il tanto atteso salto di qualità in termini di efficienza e competitività.”
Queste preoccupazioni si inseriscono nel contesto più ampio del bando regionale “All in”, un’iniziativa da 120 milioni di euro destinata a rivitalizzare l’economia umbra. La manovra, presentata recentemente a Spoleto da Confartigianato Imprese Terni in collaborazione con il Comune della Città del Festival in rappresentanza del quale era presente l’assessore allo sviluppo economico Giovanni Maria Angelini Paroli, mira a offrire una serie di opportunità alle imprese locali, tra cui contributi a fondo perduto per investimenti in innovazione e digitalizzazione.
L’appello di Confartigianato Umbria sottolinea l’importanza di allineare le politiche nazionali e regionali per garantire un sostegno efficace al tessuto imprenditoriale locale in questa fase cruciale di transizione economica e tecnologica.