Sanità, 'duello' a distanza tra Bori e Coletto - Tuttoggi.info

Sanità, ‘duello’ a distanza tra Bori e Coletto

Sara Fratepietro

Sanità, ‘duello’ a distanza tra Bori e Coletto

Mar, 08/10/2024 - 07:57

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La situazione della sanità in Umbria al centro della campagna elettorale per le regionali di metà novembre. Con Tommaso Bori (Pd) che mette in luce l’assenza strategica – nelle foto di rito post presentazione della ricandidatura a governatrice di Donatella Tesei – dell’assessore Luca Coletto (nella foto di repertorio). E quest’ultimo che replica e contrattacca.

“Prima – esordisce Bori – nasconde l’assessore alla Sanità Luca Coletto dalla photo opportunity con la giunta della legislatura appena conclusa, poi corre a Pontida per inchinarsi di fronte al ministro Matteo Salvini, ricordandoci, se mai ce ne fosse stato bisogno, la sua vera anima populista e di destra. Donatella Tesei, da questo fine settimana, è scesa finalmente in campo nella sua campagna elettorale per il bis, cercando di nascondere i propri fallimenti dietro una cortina di effetti speciali e tecnologici. Peccato che gli umbri siano perfettamente consapevoli della situazione che si trovano a vivere, dalla sanità al lavoro e, a giudicare dai dettagli, anche Tesei lo è. Succede così che, al momento della photo opportunity con gli assessori, sul palco di Bastia ne manchi proprio uno, l’assessore ‘per caso’ alla sanità, preso dal Veneto e mandato da Salvini per commissariare la Tesei con la missione di smantellare la sanità pubblica e privatizzare il più possibile”.

“Alle assenze di Coletto – prosegue il consigliere regionale e segretario regionale del Pd – ci siamo abituati, peccato però che ad Umbria Fiere Coletto c’era ma che Tesei abbia aspettato per la foto, evidentemente, proprio il momento in cui l’assessore era ripartito per il suo Veneto. Chissà se qualche consulente le ha suggerito di nasconderlo. Fatto sta che, ancora una volta, Tesei manca di rispetto agli umbri: si può nascondere in una foto, ma come hanno ridotto la sanità pubblica in favore del privato è sotto gli occhi di tutti”. “L’altro picco del weekend di Tesei – conclude Bori – è stata la sua performance dal palco di Pontida, per ricordare a tutti che la ‘concreta’ Tesei altro non è che una donna di partito che, come con la nomina di Coletto, piega la testa di fronte agli interessi della Lega. Ed è così che, dal palco del raduno leghista, Tesei ha manifestato solidarietà a Salvini per il processo Open Arms, nel quale è imputato per violazione dei diritti umani. Tesei ha detto che i suoi valori sono chiari e per questo è vicino a Salvini. Bene, ci piacerebbe infatti capire cosa dicono i suoi valori per chi deve scegliere se curarsi o pagare l’affitto, per chi è stato lasciato in mare a morire o per le donne umbre, tra le meno pagate d’Italia e tra le meno occupate del Paese”.

Non si fa attendere però la replica di Coletto, che coglie l’occasione per dare stilettate al centrosinistra sulla sanità prima dell’arrivo della Giunta Tesei. “Il segretario del Partito Democratico Bori – dice l’assessore regionale alla sanità – attacca la Tesei sostenendo che mi nasconde, ma farebbe bene lui a nascondere il simbolo del PD, un partito che con i suoi rappresentanti nella passata legislatura è stato protagonista certo, ma in negativo. Come non ricordare gli arresti legati a Concorsopoli nell’ambito della sanità e alcune condanne definitive, oltre a patteggiamenti con riconoscimento delle accuse. Se poi vogliamo parlare dei 5 anni di legislatura appena trascorsi, tutti si dimenticano che proprio Bori ha chiesto e ottenuto una Commissione d’inchiesta sulla gestione del covid che si è conclusa senza alcun rilievo e con il voto positivo del dott. Bori, che a questo punto farebbe bene a mettersi d’accordo con sé stesso. Stessa cosa dovrebbe fare quando parla dei leader di partito, considerando che lo vediamo sempre cinguettare intorno alla segretaria Elly Schlein quando viene a impartire ordini al PD dell’Umbria”.

Dice ancora Coletto: “Se poi parliamo della privatizzazione, per la quale il Pd vende balle da cinque anni a questa parte, è giusto sottolineare che le strutture private convenzionate sono diminuite, visto che l’allora ‘Prosperius’, da che era a maggioranza privata con stipendi regali per gli amministratori privati e benefit con auto di alta gamma, ma con fatturati (almeno gli ultimi) in perdita, con questo assessore la maggioranza è diventata pubblica, gli stipendi si sono allineati al pubblico, le auto di grossa cilindrata i privati se le comprano con i propri soldi, e il fatturato anche quest’anno ha un utile di due milioni di euro. Noi non siamo per la ‘decrescita felice’ che abbiamo trovato in sanità e non solo, la rotta l’abbiamo invertita e non siamo finiti in galera. In bocca al lupo cons. Bori, le auguro ogni bene”.


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