Decine e decine di tombe risalenti (sembra) all’Alto Medioevo – presumibilmente al V-VI secolo d.C. – sono state ritrovate in questi giorni nel cantiere per la variante della Pian D’assino, nei pressi del bivio per Pietralunga.
Da quanto emerge sarebbero almeno 50 le sepolture già venute alla luce ma potrebbero essere almeno 100 secondo gli archeologi. Non sarebbero ancora stati rinvenuti, invece, altri materiali per definire con ulteriore certezza la datazione del ritrovamento.
Questa mattina (giovedì 12 settembre), intanto, c’è stato un sopralluogo dell’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, con Anas (gestore dei lavori della variante) e Soprintendenza.
Per circoscrivere la zona e far riemergere per intero la gigantesca necropoli potrebbero servire mesi ma – fanno sapere proprio dalla Soprintendenza – gli interventi alla sulla variante Pian d’Assino non subiranno brusche interruzioni. Ciò vuol dire che il termine delle opere resta fissato al 2026.
Anas aveva consegnato i lavori per la variante lo scorso 27 febbraio. Il tracciato si estende in prosecuzione del tratto già realizzato fino a Mocaiana ed è il primo dei due stralci dell’ultimo lotto Mocaiana-Umbertide. L’opera, per un importo a base di gara pari a 108 milioni di euro, avrà una lunghezza di 3,7 km e comprende: svincolo di Pietralunga, completamento svincolo di Mocaiana, 4 gallerie lunghe complessivamente 1,3 km (il 35% del tracciato), 4 viadotti per 305 metri complessivi (8% del tracciato) e 3 sottopassi.