A Castelluccio di Norcia sarà realizzato un impianto di produzione di calcestruzzo, grazie alla donazione dell’azienda Marcantonini Concrete Technology (MCT), a servizio della grande opera di ricostruzione che prevede l’innovativa realizzazione di piastre sismiche per ricostruire il paese nella sua autenticità.
A 8 anni dal sisma del 30 ottobre 2016, che lo ha distrutto, il borgo di Castelluccio di Norcia si appresta infatti a rinascere grazie ad un grande progetto che vede insieme pubblico e privato per un investimento complessivo di 68 milioni di euro.
MCT (Marcantonini Concrete Technology) Italy, azienda che opera su scala mondiale nella realizzazione di impianti di betonaggio, sarà uno dei protagonisti di questa rinascita, grazie ad una lungimirante intuizione del suo fondatore, Lamberto Marcantonini, che ha voluto mettere a disposizione del progetto di ricostruzione il know how e la tecnologia della propria attività. E sarà proprio un impianto per la produzione di calcestruzzo, realizzato su misura per essere posizionato nel cantiere di ricostruzione di Castelluccio, il dono che MCT Italy fa non solo agli abitanti di questo borgo umbro ma a tutti coloro – e sono tanti – che sono innamorati di uno dei luoghi più suggestivi e iconici degli Appennini, conosciuto anche grazie allo spettacolo della fioritura che, tra maggio e luglio, tappezza con tutto lo spettro di colori l’altopiano alle pendici del monte Vettore.
Il progetto per Castelluccio di Norcia
Il futuro di Castelluccio passa per un progetto sostenibile ed innovativo, unico al mondo, che porterà alla realizzazione di terrazzamenti e di una piastra antisismica in calcestruzzo sostenuta da 300 isolatori meccanici antivibranti che poggia su un’altra piastra di fondazione ancorata al terreno. Questo permetterà agli abitanti di vivere in sicurezza e al borgo di recuperare tutta la sua autentica bellezza. Ma tra le tante difficoltà logistiche ci sarebbe stata anche quella di dover trasportare, dagli impianti più vicini situati ad oltre 20 km di distanza, i circa 30mila metri cubi di calcestruzzo necessari. Questo comporterebbe migliaia di transiti di autobotti, con tutte le conseguenze in termini di impatto ambientale del trasporto, di tenuta delle strade e di allungamento dei tempi di lavoro.
“A seguito di un sopralluogo – spiega Lamberto Marcantonini – ci siamo resi conto che la roccia proveniente dallo scavo per la realizzazione della piastra poteva essere in parte riutilizzata per la preparazione del calcestruzzo. Ed ecco che, con l’impianto che monteremo direttamente all’interno del cantiere, si elimineranno tutte le conseguenze negative per l’ambiente e per il paesaggio derivanti dal trasporto di grandi quantità di calcestruzzo. Vogliamo dare, in questo modo, un segno tangibile del valore che ha per la nostra azienda la bellezza e la preservazione delle risorse paesaggistiche dell’Umbria e il benessere delle comunità che vi interagiscono”.
Per MCT Italy è un grande privilegio poter dare questo contributo alla ricostruzione di Castelluccio in pieno accordo e sinergia con la Regione Umbria e con l’impresa affidataria dell’appalto. “Ora – conclude Lamberto Marcantonini – questa ferita lasciata dal sisma del 2016 potrà rimarginarsi. Ne restano altre ma siamo sicuri che il modello virtuoso adottato per Castelluccio di Norcia possa essere replicato altrove e essere di ispirazione per il lavoro delle istituzioni e di tanti imprenditori che amano l’Italia”.
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