Arrivano le tanto attese Ordinanze, quelle, in sintesi, su musica e orari da rispettare, vendita di alcolici e uso di contenitori di vetro
Seconda, nuova Ordinanza del Comune di Spoleto per contrastare il fenomeno della mala movida che ormai da mesi sta letteralmente mandando in tilt i residenti del centro storico della Città del Festival, tanto da averli convinti già ad una prima diffida (di cui il Municipio non ha reso noto i contenuti neanche ai Consiglieri comunali che figurano in indirizzo) in vista di una eventuale causa civile per risarcimento dei danni fisici e patrimoniali. Ammesso che non vi siano responsabilità più gravi.
In meno di 48 ore quindi arrivano le tanto attese Ordinanze, quelle, in sintesi, su musica e orari da rispettare, vendita di alcolici e uso di contenitori di vetro. Andiamo con ordine.
Mala movida, sulla acustica tutti (o quasi) fuori legge
La diffida dei cittadini ha messo (finalmente) spalle al muro gli amministratori che, pare dal 1997, mai avevano richiamato le norme vigenti in tema di impianti acustici, specie quelli utilizzati all’esterno dei locali. Il testo della Ordinanza parte dal richiamare la necessità di contemperare “le iniziative economiche del settore” con il “garantire il riposo e la tranquillità delle persone in quanto salvaguardia del bene primario rappresentato dal diritto all’integrità psicofisica dei cittadini, oggetto di potenziali lesioni derivanti da un eccessivo ed indiscriminato inquinamento acustico, anche alla luce delle reiterate segnalazioni e degli esposti che provengono da coloro che risiedono in prossimità dei pubblici esercizi”. Bene, almeno va riconosciuta al sindaco Sisti l’onestà intellettuale di aver ricordato come il pessimo fenomeno sia in atto da tempo, contraddicendo chi ai microfoni del Consiglio comunale parlava “di problema degli ultimi giorni”. Certo il Municipio annuncia un prossimo regolamento sulla tematica, che però dovrà fare i conti con la normativa nazionale finora ignorata dalle Giunte e management degli ultimi trent’anni.
Perché, e questa è la notizia, pare non ci sia locale che abbia mai richiesto la Valutazione acustica. Non solo. Le norme non consentono di ‘sparare’ all’esterno la musica a palla ma al massimo musica soffusa”. E lo ricorda l’ordinanza specificando gli orari. Leggiamo: “Nei locali degli esercizi pubblici, dei circoli privati e loro pertinenze il funzionamento di apparecchi radio, lettori CD, televisivi, juke-box, utilizzati per diffondere musica soffusa, funzionale unicamente ad allietare e rendere meno monotona la permanenza del pubblico nel locale, è consentito nei seguenti orari: dalla domenica al giovedì al chiuso dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dalle ore 17.00 alle ore 24.00 ed all’aperto dalle ore 17.00 alle ore 24.00. il venerdì, sabato e prefestivi al chiuso dalle ore 10.00 alle ore 14.00 e dalle ore 17.00 alle ore 01.00 ed all’aperto dalle 17.00 alle 01.00 ad eccezione degli apparecchi televisivi che potranno funzionare fino all’ora di chiusura dell’attività, a condizione che non siano utilizzati allo scopo di diffondere musica”.
Per “piccoli trattenimenti musicali” (audizioni musicali, con o senza elementi dal vivo come piano bar con la presenza massima di due musicisti eventualmente accompagnati da voce solista, musica mixata da DJ, karaoke e simili) “devono essere svolte nel rispetto dei seguenti orari: dalla domenica al giovedì: al chiuso ed all’aperto dalle ore 17.00 alle ore 24.00. il venerdì, sabato e prefestivi: al chiuso ed all’aperto dalle ore 17.00 alle ore 01.00”.
E finalmente si arriva agli impianti, spesso casse acustiche issate su improbabili aste che diffondono musica e “se la contendono”, con suoni sempre più alti, tra un locale e l’altro: “Il funzionamento degli apparecchi e/o strumenti riproducenti musica deve essere tale che i suoni e i rumori non rechino disturbo alla pubblica quiete e comunque, nel rispetto di leggi e regolamenti vigenti in materia, in quanto applicabili. Negli spazi esterni privati e pubblici o ad uso pubblico, concessi in occupazione, per la diffusione di musica di intrattenimento dovranno essere utilizzati diffusori con caratteristiche tecniche tali da limitare la diffusione sonora nelle aree circostanti….i titolari dei pubblici esercizi dovranno munirsi della valutazione di impatto acustico”.
Una banalità, atteso che le norme sulle certificazione acustiche sono state emanate dalla fine degli anni ’80, che ha però scatenato alcuni esercenti su Facebook che si sono talmente accalorati da rivelare pubblicamente (e fanciullescamente) di non aver mai rispettato la legge.
Se risulta generosa la previsione della chiusura alle 1 di notte, non sembrano da meno le sanzioni: chi violerà l’ordinanza, che finalmente mette in condizioni anche le forze di polizia di poter intervenire, sarà infatti “punito con la sanzione amministrativa da €80 a €480”.
Sarà un caso ma l’Ordinanza sulla mala movida, emessa due giorni fa, con tanto di cortesia agli esercenti che l’avrebbero ricevuta brevi manu (poi dice che la legge non ammette ignoranza), ha già avuto un primo successo: questa notte appena passata in centro nessun residente si è lamentato, a parte per un paio di balordi che hanno urlato e danneggiato le fioriere di un noto ristorate della piazza.
L’atto sindacale, almeno per ora, avrà valore fino al termine della stagione estiva.
Mala movida, stop agli alcolici
Di poco fa l’emissione di una seconda, anche questa doverosa, ordinanza, atta a contrastare la mala movida, che richiama subito l’attenzione per la durata prevista: firmata oggi con entrata in vigore immediato, terminerà alle ore 6 di lunedì prossimo. La “necessità” sembra quella di garantire la massima sicurezza nell’ultimo week end del Festival. E poi? Si vedrà.
Dunque, l’atto sindacale affronta un altro delicato tema come la mescita e vendita di bevande alcooliche che, inutile ricordarlo, sta interessando sempre più i minori. Tanto che lo stesso sindaco ha già anticipato un Punto di ascolto da aprire nelle ore notturne in piazza della Genga. Dunque dalle 22 di stasera alle 6 di domani (sabato), e così fino a lunedì 15 luglio, “è fatto divieto di vendita di bevande da asporto in bottiglie di vetro e lattine. È comunque consentita la somministrazione di bevande alcoliche all’interno dei pubblici esercizi e nelle rispettive aree o spazi pertinenziali regolarmente autorizzati. Gli esercenti sono responsabili della corretta applicazione dell’ordinanza e devono adottare nei confronti degli avventori le necessarie misure di controllo, ponendo in essere ogni cautela possibile e sono tenuti a rimuovere con sollecitudine, nel caso di servizio esterno al tavolo, i contenitori in vetro o lattina utilizzati per la somministrazione”.
Queste le vie e piazze interessate: via M. Gattaponi, via del Ponte, via del Municipio, piazza del Mercato, via Arco di Druso, via Palazzo dei Duchi, via Aurelio Saffi, via dell’Arringo, via Fontesecca, piazza Mentana, via Felice Cavallotti, corso Mazzini, piazza della Libertà, piazza Collicola, viale Giacomo Matteotti, viale dei Cappuccini e via San Carlo. Anche in questo caso le sanzioni vanno tra € 80,00 e € 480,00.
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