Sabato 9 ottobre alle ore 16.30 presso il Teatro San Filippo Neri a Montefalco si terrà il IX Convegno medico divulgativo organizzato dall'associazione Onlus Vivere la Speranza, quest'anno dedicato alle malattie e ai tumori ipofisari e neuroendocrini. L'appuntamento annuale con un convegno aperto a tutti relativo alla complessa realtà delle Neoplasie Endocrine Multiple e dei Tumori Neuroendocrini è una delle principali attività dell'associazione che da anni è impegnata a contrastare queste forme rare di tumore attraverso campagne informative e di sensibilizzazione e il sostegno alla ricerca. Anche quest'anno nell'appuntamento di sabato saranno presenti entrambe le forme di lotta alla malattia: portare l'informazione alla gente comune, mettendo a disposizione il sapere di importanti medici specialisti provenienti da tutta Italia, e la consegna di un premio in denaro assegnato tramite bando di concorso nazionale ad un medico ricercatore che si è distinto sia nella ricerca scientifica che nell'attività clinica nell'ambito delle MEN e NET. Moderatori del convegno saranno la prof.sa Gabriella Angeletti e il dr. Luciano Scionti dell'Università di Perugia, mentre ad illustrare gli argomenti saranno il dr. Diego Ferone dell'Università di Genova, il prof. Carmelo Anile dell'Università Cattolica e Policlinico Gemelli di Roma, il dr. Antongiulio Faggiano dell'Università Federico II di Napoli e il dr. Piero Ferolla dell'Università di Perugia. Sarà inoltre presente il dr. Giovanni Vitale dell'Università degli Studi di Milano, vincitore del bando per ricercatore consegnato lo scorso anno. Continua, dunque, con costanza e regolarità il progetto di Vivere la Speranza di sostenere la ricerca incentivando e premiando l'impegno e i risultati raggiunti da giovani medici, aprendo l'orizzonte d'azione dell'associazione a tutta la realtà nazionale. Effetto di questa scelta è anche la formazione di un Comitato Scientifico Nazionale attraverso il quale l'associazione è presente in tutto il territorio nazionale con dei medici qualificati che saranno punto di riferimento regionale sia per i pazienti sia per le varie attività dell'associazione stessa.