di Geraldina Rindinella
Non c'è pace per gli automobilisti perugini. E il gruppo ‘Autovelox pericolosi a Perugia’, nato alcuni mesi fa su Facebook per iniziativa di Riccardo Giangreco, torna a parlare dei problemi che in questi giorni attanagliano il capoluogo (vedi postazioni fisse per il controllo della velocità sulla E 45, parcheggio a pagamento piazzale Bove, ecc.), tra cui i 30 nuovi dispositivi autovelox che il Comune vorrebbe installare dentro le vie cittadine più trafficate e ritenute, quindi, pericolose. “Si tolgono le linee autobus, perciò Perugia sarà sempre più invasa da automobili e, anzichè incrementare i parcheggi, aumenta il numero di speed-control – commenta Giangreco, direttamente dalla pagina del social network -. Noi chiediamo più sicurezza, su tutte le strade urbane ed extraurbane, vogliamo che non avvengano sinistri e vorremmo poter collaborare con le amministrazioni, l’Anas e la polizia stradale per dare insieme un grande apporto e contribuire così alla diminuzione di incidenti. Non siamo, però, certi che gli autovelox siano la soluzione migliore per contrastare i problemi di viabilità: questi dispositivi hanno l’unica funzione di rallentare il traffico ed effettuare il rilevamento di infrazioni, ma non insegnano a migliorare le norme stradali per chi guida ubriaco, per chi usa il cellulare, gira a zig zag senza utilizzare le frecce direzionali, non rispetta gli stop, le precedenze e le strisce pedonali”.
Il patron della comumunity, con oltre 4mila iscritti all’attivo, anticipa così che a dispetto delle temperature, si tratterà di un autunno caldo all’insegna delle tante battaglie portate avanti insieme all’altro gruppo facebookiano ‘Adotta una buca’, per la tutela dei cittadini e degli automobilisti perseguitati.