I ladri sono tornati alla Nicol di Anghiari (Ar) dopo il primo blitz del 12 aprile scorso, utilizzati ancora una volta furgoni rubati per bloccare vie d'accesso all'azienda e sfondare la cancellata
Un altro maxi colpo – il secondo in 50 giorni – è stato messo a segno alla Nicol di Anghiari, l’azienda orafa già presa d’assalto lo scorso 12 aprile con un furto da film.
La nuova incursione dei ladri è stata portata a termine venerdì notte (31 maggio) intorno alle 2.30 con un “modus operandi” praticamente identico al primo blitz: i malviventi hanno infatti utilizzato sempre tre furgoni rubati – ancora una volta a Città di Castello (da un mobilificio e da un’azienda manifatturiera di tabacco) – per bloccare le vie d’accesso all’azienda e sfondare la cancellata d’ingresso (senza allarme funzionante).
Una volta dentro i ladri – sarebbero stati almeno in 4 e tutti incappucciati – hanno trafugato in un lampo tutto l’argento a portata di mano sui tavoli di lavorazione, senza minimamente toccare le casseforti, per un bottino che si aggirerebbe intorno ai 400mila euro.
I carabinieri, giunti sul posto in meno di 5 minuti dopo lo scatto dell’allarme interno alla ditta – la caserma dista 500 metri dalla Nicol – non hanno trovato traccia dei banditi che, da quanto emerge, si sarebbero dati alla fuga a bordo di una Fiat Panda e di uno dei furgoni, lasciando lì gli altri due a sbarrare la strada.
Le indagini sono tuttora in corso e si cerca di carpire più informazioni possibili soprattutto dalle telecamere di videosorveglianza sparse in zona. E’ quasi certo che ad agire possa essere stata la stessa banda che – 50 giorni fa – aveva già portato via altri 300mila euro di argento dalla medesima azienda. Allora, oltre ai furgoni (e ad un camion) vennero usati pure dei tronchi di alberi per sbarrare la strada a chiunque si fosse avvicinato.