Esclusa la morte violenta, ma serviranno ulteriori esami per capire i contorni della tragedia
Comincia a chiarirsi il mistero sulla morte di Alessandro Noccioli, il 49enne assisano morto lo scorso 9 marzo e portato da Bastia Umbra all’ospedale di Perugia senza un motivo apparente.
L’autopsia è stata svolta nei giorni scorsi, e la salma dell’uomo è stata riconsegnata alla famiglia permettendo così le esequie, che si terranno oggi, venerdì 15 marzo, alle 15 nella cattedrale di San Rufino. Gli esami – che non hanno fornito certezze sulla causa della morte e che per questo saranno seguiti da quelli tossicologici sui campioni prelevati – hanno permesso di accertare, secondo il Corriere dell’Umbria in edicola oggi, che il decesso di Alessandro Noccioli è avvenuto alle prime ore dell’alba, molto prima quindi che il corpo dell’uomo fosse portata al Santa Maria della Misericordia.
È esclusa una causa della morte violenta, e non ci sarebbe l’intervento di terzi. Non si esclude un malore, e gli esami ulteriori serviranno anche a confermare o eliminare una delle ipotesi sul tavolo, l’assunzione di sostanze stupefacenti. Rimane inoltre da chiarire anche come la donna che ha portato il corpo di Alessandro Noccioli, di corporatura non robusta ma comunque piuttosto ben messo, abbia potuto spostarlo dalla sua casa alla macchina. A indagare la squadra Mobile della polizia di Stato di Perugia.