Hanno portato nella comunità educativa per minori 10 panetti hashish, e quando i responsabili hanno allertato la polizia, uno dei due ‘proprietari’ della droga minorenne, ha avuto un atteggiamento “oppositivo” nei confronti dei quattro agenti. A finire in manette, oltre al minorenne, anche un diciannovenne di origini statunitensi.
I fatti sono accaduti il 22 novembre mattina, quando è arrivata alla Polizia di Stato ternana una chiamata da parte di una struttura cittadina – una comunità educativa per minori – che segnalava, all’interno dello stabile, un forte odore, con tutta probabilità, riconducibile alla presenza di sostanze stupefacenti.
Immediato l’invio degli operatori della 4° Sezione Antidroga della Squadra Mobile, che individuavano subito la stanza di due ospiti della comunità: un 19enne di origini statunitensi e un minore. Poggiato sopra un armadio, gli agenti hanno subito visto 1 panetto di hashish, mentre altri 9 stavano nel bagno; nella stanza, sono stati trovati altri frammenti, sempre della stessa sostanza, tutto il materiale per il confezionamento delle dosi e un bilancino di precisione.
Il minorenne, secondo il racconto della questura ternana, ha “opposto una strenua resistenza nei confronti dei quattro agenti intervenuti, tanto da procurare loro gravi lesioni: uno ha riportato un dito fratturato, un altro un’infrazione alle costole, mentre un altro ha riportato ferite alla testa, procurate da un morso dal giovane, che gli ha strappato perfino i capelli. È stato richiesto l’intervento degli operatori del 118 che hanno ritenuto necessario il trasporto in ospedale, considerato lo stato di agitazione psico-motorio del minore”.
Tutta l’attività è stata svolta in collaborazione con la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Terni e con la Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Perugia, che ha portato all’arresto dei due – già noti alle forze dell’ordine per reati contro il patrimonio – per detenzione di sostanza stupefacente ai fini di spaccio in concorso, oltre all’accusa di resistenza a Pubblico Ufficiale per il minore, minore che è stato portato al Centro di Prima Accoglienza di Firenze, mentre per il 19enne si sono aperti i cancelli del carcere di Sabbione.