Le linee per il rilancio delle piccole e medie imprese umbre al forum di Sviluppumbria - Tuttoggi.info

Le linee per il rilancio delle piccole e medie imprese umbre al forum di Sviluppumbria

Redazione

Le linee per il rilancio delle piccole e medie imprese umbre al forum di Sviluppumbria

Ven, 06/10/2023 - 18:00

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Confronto tra istituzioni e imprese nella giornata promossa da Sviluppumbria a Foligno. La ricerca sull'Umbria

“La strategia vincente per la competitività delle aziende umbre è l’innovazione. Il quadro emerso durante il focus, attraverso dati e testimonianze, conferma che siamo sulla strada giusta nel trovare le soluzioni ottimali per supportarle in maniera sempre più adeguata ed efficiente”. Non ha dubbi Michela Sciurpa, amministratore unico di Sviluppumbria, sull’orientamento da tenere per sostenere le medie e piccole aziende umbre. Le linee da tenere ben salde per assicurare un futuro alla competitività regionale arrivano dall’incontro che la stessa Agenzia regionale per lo sviluppo economico ha organizzato nella sede di Foligno insieme alla Regione Umbria.

Un workshop tenuto in collaborazione con Cna e Confcommercio Umbria, che per l’occasione hanno anche messo a disposizione lo studio commissionato al Cresme Ricerche sulla competitività della regione. A prendere parte all’incontro, insieme alle autorità civili e militari, un folto pubblico di imprenditori.

È stato un momento di confronto molto importante perché, grazie anche alla testimonianza degli imprenditori che hanno raccontato la propria esperienza sul campo, abbiamo intercettato le esigenze reali – ha sottolineato Sciurpa -. Molte delle necessità delle imprese avranno risposta con il sostegno della manovra Remix della Regione Umbria. E con Sviluppumbria saremo al loro fianco per sostenerle nei progetti e percorsi di innovazione”. 

Un’esigenza imprescindibile che si allinea con le azioni già in atto portate avanti dalla Regione. “Lo studio presentato rientra in un nuovo modo di fare politica, che ormai come amministrazione stiamo promuovendo su vari fronti – ha commentato l’assessore allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, intervenuto al workshop -. Una politica analitica, fortemente basata sul dato, che parte dall’osservazione puntuale del tessuto imprenditoriale per promuovere azioni “su misura””. L’assessore ha poi aggiunto che “grazie a questo focus sull’innovazione è stato presentato uno spaccato di punti di forza e debolezza che caratterizzano la nostra regione. Uno spaccato di cui far tesoro, perché uno degli obiettivi principali che si è data questa amministrazione è quello di avere molteplici realtà di successo, che possano condividere la propria esperienza come le imprese che abbiamo ospitato per portare la loro testimonianza. Un processo non facile, visto l’alto tasso di fallimento insito nell’innovazione, ma un percorso che stiamo accompagnando fortemente con attività di accelerazione e formazione sempre più qualificate e mirate”.

La voce di Cna, Confcommercio e Camera di Commercio Umbria

Tanti gli interventi che si sono alternati durante il workshop, a partire da quello di Giorgio Mencaroni, presidente Camera di Commercio dell’Umbria. “Un futuro pieno di innovazione non è uno stato che possiamo aspettare passivamente, dandolo per scontato come se ci fosse qualcuno che in qualche modo ci penserà, ma lo dobbiamo costruire oggi, fin da subito. È un nostro compito – come Istituzioni, Associazioni ed imprese – ha detto Mencaroni – che non possiamo delegare ad altri. Tante fragilità su cui occorre intervenire: crescita dimensionale, introduzione di innovazioni anche nelle micro imprese, capitale umano che non c’è e che quando c’è non trova sbocchi nelle poche imprese ad alto contenuto di conoscenza e così via. Questi sono i fronti su cui siamo chiamati a fare squadra e a fare bene e velocemente, anche sfruttando le molte risorse di cui in questo tempo disponiamo. Che servono, sì, ma a patto di avere una strategia”.

Una strategia condivisa, dunque, che muova dalle esigenze reali. “Abbiamo commissionato al Cresme una ricerca sulla competitività dell’Umbria per avere dati utili a definire una strategia condivisa che abbia l’obiettivo di migliorare le performance della regione – ha sottolineato Roberto Giannangeli, direttore CNA Umbria -. L’approfondimento sulla manifattura appena presentato, con l’andamento del settore degli ultimi 20 anni e l’apporto in termini di valore aggiunto e capacità di innovazione e internazionalizzazione, nasce dalla convinzione che capire da dove veniamo e quali sono stati i tratti salienti che hanno caratterizzato lo sviluppo del comparto manifatturiero è fondamentale per programmarne lo sviluppo futuro. Perché i dati sono gli unici elementi oggettivi su cui basare le scelte da fare”. 

Non serve dunque fermarsi a pensare, ma occorre attivarsi subito. “Parafrasando termini che oggi sono di monda – ha sottolineato Roberto Palazzetti di Confcommercio Umbria -, nell’intelligenza artificiale generativa la qualità della risposta è data dall’efficacia della domanda. Saper porre la giusta domanda, vuol dire dunque avere consapevolezza di ciò che si chiede. O forse, ricorrendo alla filosofia, le giuste domande ci aiutano a pensare ed innescano i giusti processi di cambiamento. Credo che questo sia stato lo spirito con cui abbiamo affrontato la ricerca: non tanto per trovare risposte, ma per stimolare ed attivare i giusti processi di cambiamento”.

Innovare, tra opportunità e criticità: la parola agli imprenditori

Fondamentale è stata la testimonianza di imprenditori di aziende umbre coinvolte dai processi innovativi. A raccontare i pro e i contro affrontati durante il proprio percorso sono stati: Michelangelo Faluomi (Faluomi Srl), Massimiliano Sterpinetti (K-Digitale); Giuliano Martinelli (Giuliano Tartufi); Marco Raspati (Recuperiamo si); Gianluca Ortali (Veo Di Danilo e Gianluca Ortali sas); Andrea Cruciani (Teamdev sri). Un contributo importante, per evidenziare le difficoltà ma anche per guardare al prossimo futuro attraverso gli obiettivi tecnologici che ognuno di loro ha già messo in programma.

Il focus sulla ricerca

Ad analizzare nel dettaglio la ricerca per fornire la ricetta per affrontare la competitività è stato Lorenzo Bellicini, Direttore Cresme Ricerche, con il suo intervento “Si può fare”: i driver dell’innovazione per il rilancio dell’Umbria”. “L’analisi della dinamica del valore aggiunto registrata nei diversi settori di attività economica dal 2000 al 2021 – ha spiegato – mostra con chiarezza come la crisi dell’Umbria sia dovuta proprio ai settori che in qualche modo ancora oggi la specializzano: servizi pubblici, industria, costruzioni e agricoltura. Ciò nonostante, sul piano dell’innovazione l’Umbria è in grado di fornire soprese. L’innovazione, come è noto, gioca un ruolo cruciale nel determinare le performance delle imprese soprattutto guardando al futuro, e in questo ambito il tema della digitalizzazione rappresenta il driver chiave dei nostri tempi. Come il sistema di piccola impresa si relaziona al tema dell’innovazione è, quindi, una delle questioni strategiche da affrontare”.

Bellicini si è poi soffermato su un concetto fondamentale: “Sostenibilità e digitalizzazione sono i due driver che muovono il mercato e che devono essere sempre più tenuti connessi.  In questo contesto, emergono alcuni temi sui quali porre attenzione. I modelli di innovazione tecnologica non riguardano solo il miglioramento dell’efficienza e la riduzione del costo dell’errore; non si tratta quindi solo di digitalizzazione del prodotto o del processo organizzativo interno, si tratta di una azione che coinvolge la supply chain di riferimento e la relazione con il cliente finale. Si tratta di una visione olistica che disegna nuovi modelli di riferimento di Intelligent industry che dialogano con i temi della sostenibilità ridisegnando anche il senso del lavoro”.

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