GRANDE FESTA A NORCIA PER L'ARRIVO DEL NUOVO ARCIVESCOVO, MONS. RENATO BOCCARDO (foto) - Tuttoggi.info

GRANDE FESTA A NORCIA PER L'ARRIVO DEL NUOVO ARCIVESCOVO, MONS. RENATO BOCCARDO (foto)

Redazione

GRANDE FESTA A NORCIA PER L'ARRIVO DEL NUOVO ARCIVESCOVO, MONS. RENATO BOCCARDO (foto)

Mer, 14/10/2009 - 20:21

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Campane, stendardi, gonfaloni, banda cittadina, tamburini e balestrieri, corteo storico e tappeti di fiori. Una città tirata a lustro e festosa ha accolto questo pomeriggio il nuovo Arcivescovo di Spoleto-Norcia, monsignor Renato Boccardo, in occasione della sua prima visita ufficiale alla comunità nursina. “Sono commosso e rallegrato di questa accoglienza – ha detto il presule – La vostra vicinanza, ma anche le montagne e le belle vallate di questa terra – ha aggiunto – mi fanno sentire a casa mia”. Ad accoglierlo all'ingresso di Porta Romana erano presenti le massime autorità religiose, civili, militari, non solo locali; tra queste il sindaco Gian Paolo Stefanelli, la presidente della Regione Umbria, onorevole Maria Rita Lorenzetti e il vice presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi. “Benvenuto nella casa di San Benedetto, dove svolgerà la sua alta missione pastorale in un clima di totale accoglienza e di grande spirito di collaborazione”, gli ha detto il sindaco Stefanelli che, nel corso della cerimonia presso il palazzo comunale, dopo aver portato il messaggio di saluto e di benvenuto da parte del Prefetto della Provincia di Perugia Enrico Laudanna, ha voluto ricordare i tanti aspetti e i tanti settori che rendono la città di Norcia una città speciale: dalla sua intensa spiritualità, profondamente segnata da San Benedetto e da Santa Scolastica, “straordinarie esperienze di vita spirituale che hanno impresso svolte importanti alla cristianità, consegnandoci esempi ed insegnamenti ancora oggi attuali”, alla sua qualità ambientale, dalla sua fama turistica alla sua vitalità e operosità nei vari settori della vita sociale e culturale. “Oggi, Eccellenza, – ha sottolineato più volte il primo cittadino – questa città vuole essere la sua nuova casa, la sua nuova famiglia. Nei nursini e nella mia persona troverà sempre la massima amicizia e tutta la disponibilità possibile a collaborare. In Lei sono sicuro che troveremo un padre spirituale autorevole e affettuoso al tempo stesso, una guida sicura e attenta. Insieme, come è tradizione in questa comunità – ha aggiunto – possiamo fare molto per il bene comune, lavorare insieme per rendere tutti, a partire dalle persone e dalle famiglie che hanno maggiormente bisogno di aiuto materiale e spirituale, protagonisti della città del domani, condividendo le opportunità e combattendo difficoltà e insicurezze”. Sulla necessità di una cooperazione sempre più stretta tra la Chiesa e le istituzioni si è soffermata anche la presidente della Regione Lorenzetti. “In questa Regione di giganti della fede e della pace, in cui la fede popolare ha radici profonde – ha detto – l'augurio più sentito è quello di un impegno sociale e civile comune, di un cammino proficuo da compiere insieme per ottenere i frutti di cui abbiamo bisogno”. “In questa terra – ha affermato anche il vice presidente della Provincia di Perugia Rossi, portando i saluti del presidente Guasticchi e rivolgendosi a monsignor Boccardo – non troverà i ritmi sfrenati di una società consumistica ma una realtà laboriosa e accogliente. Siamo convinti – ha rimarcato – che lei sarà un buon prete prima che un buon vescovo. La sua umiltà e la sua umanità, la sua apertura, oltre che la sua competenza, sono segni tangibili che sarà vicino alla nostra gente”. Accompagnato dal vicario della diocesi monsignor Luigi Piccioli, prima dell'incontro con le varie istituzioni del territorio, monsignor Boccardo si è recato nella frazione di San Pellegrino per incontrare Don Eusebio Severini, uno dei preti più anziani della diocesi. “Desidero rendere omaggio ai preti che per anni hanno operato in queste montagne e auguro a tutti di saper coltivare la sensibilità necessaria per ascoltare gli altri”, ha sottolineato monsignor Boccardo. “Mi inserisco in un cammino già tracciato dai miei predecessori, nella massima disponibilità e apertura. Voglio essere amico della città e mettermi al servizio di tutti, senza inventare nulla di nuovo ma, quali eredi di una grande sapienza umana e cristiana, continuando a guardare a San Benedetto e alla sua grande intuizione di umanesimo integrale”.

SALUTO DEL SINDACO GIAN PAOLO STEFANELLI

Carissima Eccellenza, è per me un onore porgerLe a nome della città di Norcia, di tutti i suoi cittadini, di tutte le autorità civili, militari e politiche qui presenti, il più sentito e caloroso saluto di benvenuto. Benvenuto nella casa di San Benedetto, dove svolgerà la sua alta missione pastorale in un clima di totale accoglienza e di grande spirito di collaborazione. La nostra città, le cui antichissime origini risalgono al VI sec. a.C., fu un importante centro strategico sabino, poi comune romano e da sempre centro egemone della montagna.

Nel 480 vi nacquero i Santi gemelli Benedetto e Scolastica, straordinarie esperienze di vita spirituale che hanno impresso svolte importanti alla cristianità, consegnandoci esempi ed insegnamenti ancora oggi attuali.Oggi Norcia conta quasi 5000 abitanti, distribuiti tra il capoluogo e le sue 25 Frazioni, su un'area di oltre 274 chilometri quadrati: un territorio molto vasto, un po' marginale rispetto al resto della regione dal punto di vista geomorfologico ma scrigno prezioso di bellezze ambientali ed architettoniche, tradizioni religiose e culturali. Norcia è un gioiello nell'area del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e, in particolare negli ultimi decenni, ha affermato sempre più la sua immagine di “città rappresentativa di una Regione con altissima qualità della vita”. Lo sviluppo ha visto come protagoniste molte imprese, in particolare quelle dell'agro-alimentare e del piccolo artigianato, che nel tempo hanno saputo rafforzarsi, attraverso investimenti che hanno portato al loro rinnovamento e alla loro riconversione. La parte da leone nell'articolato quadro economico di questo territorio la fa senz'altro il turismo, grazie al ricco paniere delle offerte che si vanno via via qualificando e integrando tra loro, ma grazie anche agli investimenti dell'imprenditoria privata e alla crescente qualificazione della ricettività.

Norcia, Eccellenza, è una città speciale sotto vari punti di vista, vivace e vitale in ogni settore, senza escludere quello dell'associazionismo che vanta oltre venti associazioni, la maggior parte operanti nell'ambito culturale e musicale, ma anche sportivo e umanitario. Ma Norcia è una città speciale, come si diceva pocanzi, soprattutto in relazione al suo straordinario legame con San Benedetto, nostro Patrono e Patrono dell'intera diocesi di Spoleto-Norcia, nel 1964 proclamato da Papa Paolo VI “Patrono Principale d'Europa”. Al crollare dell'impero romano, mentre alcune regioni d'Europa sembravano cadere nelle tenebre ed altre erano ancora prive di civiltà e di valori spirituali, questo grande Santo e i suoi monaci portarono il progetto cristiano a tutte le popolazioni sparse dal Mediterraneo alla Scandinavia, dall'Irlanda alle pianure della Polonia, ispirando la civilizzazione del vecchio Continente e gettando le basi di un vivere concorde, fondato sul dialogo, la tolleranza e il rispetto reciproco dei popoli e delle diverse confessioni religiose. E' un insegnamento, questo, che la città di Norcia rilancia ogni anno in occasione delle solenni Celebrazioni Benedettine e che affida alla Fiaccola “Pro Pace et Europa Una”, emblematico simbolo della pace e della luce benedettina.

Dal 1964, nei giorni precedenti le Solenni Celebrazioni in onore del Santo a Norcia, la Fiaccola viene accesa ogni anno in una diversa e significativa località, suscitando sentimenti di fraternità, amicizia e pace, di cui San Benedetto fu apostolo infaticabile in mezzo ai popoli, sotto il segno cristiano della croce e dell'aratro, tradotto dal motto emblematico ‘Ora et labora'. A partire dal 1980, sulla scorta di una staffetta di giovani atleti, ha cominciato a ripercorrere le tracce della spiritualità benedettina nel continente europeo, coinvolgendo la partecipazione delle massime autorità politiche e religiose dei diversi Paesi visitati, non ultima quella degli Ambasciatori. Nel 2002 la Fiaccola Benedettina ha oltrepassato per la prima volta nella sua storia i confini europei e, in seguito ai drammatici eventi dell'11 settembre, ha illuminato, in segno di pace e di amicizia, il popolo americano. Poi è stata accesa in Terra Santa, per far sentire a questa terra martoriata dal conflitto tra israeliani e palestinesi la vicinanza spirituale dell'Italia e dell'Europa.

Altra missione della Fiaccola è stata quella di favorire il dialogo interreligioso tra la Chiesa cattolica e l'ortodossa, toccando, negli ultimi anni, Mosca e altre città dell'est Europeo.Lo spirito di San Benedetto, Eccellenza, è sempre vivo in questa Comunità che dal 2000, dopo due secoli di assenza, grazie alla preziosa mediazione dell'Arcivescovo Monsignor Riccardo Fontana, può contare nuovamente sulla presenza di una Comunità di Monaci Benedettini, guidata dal Priore Padre Cassian Folsom. Oggi, Eccellenza, questa città vuole essere la sua nuova casa, la sua nuova famiglia.Nei nursini e nella mia persona troverà sempre la massima amicizia e tutta la disponibilità possibile a collaborare. In Lei sono sicuro che troveremo un padre spirituale autorevole e affettuoso al tempo stesso, una guida sicura e attenta. Insieme, come è tradizione in questa comunità, nel pieno rispetto delle reciproche competenze, possiamo fare molto per il bene comune, garantire a tutti gli stessi diritti e promuovere la dignità della persona umana. Possiamo lavorare insieme per rendere tutti, a partire dalle persone e dalle famiglie che hanno maggiormente bisogno di aiuto materiale e spirituale, protagonisti della città del domani, condividendo le opportunità e combattendo difficoltà e insicurezze. Norcia, infatti, è sì una città speciale ma anche una città come le altre, con le sue contraddizioni, i suoi problemi e le sue scommesse per il futuro.Di fronte a noi abbiamo compiti importanti da svolgere, scelte importanti da prendere, sforzi quotidiani, piccoli e grandi, da compiere, se vogliamo e crediamo nel benessere della nostra comunità. Penso alle nuove povertà, ai soggetti più deboli e svantaggiati del nostro contesto sociale, alla cura degli anziani, alla crescita e all'educazione delle giovani generazioni, all'integrazione delle persone extracomunitarie, il cui numero a Norcia sta aumentando di anno in anno.

Ma penso anche alla sicurezza, oggi garantita in maniera impeccabile dalle varie Forze dell'ordine e sulla quale non dovremo mai abbassare l'attenzione. Come persone che abbiamo scelto di dedicare il nostro impegno alla crescita della società, abbiamo il compito di assicurare a tutti più benessere e prosperità. Questa è la grande responsabilità della politica. Ma la politica da sola non può farcela. Servono tutte le energie e le sinergie con tutte le forze e le istituzioni del territorio. Sono sicuro che con Lei questo cammino, di confronto e di impegno civile e sociale comuni, sarà molto proficuo e che ci aiuterà a non perdere mai di vista l'essenza della nostra esistenza e a mantenere sempre salda la speranza.Sarò lieto, se vorrà e se lo riterrà opportuno, di poterla accompagnare in visita alle principali realtà produttive del nostro territorio, intendendo il lavoro elemento centrale della nostra società civile, e di averLa sempre al nostro fianco durante i vari momenti istituzionali e culturali che come Amministrazione Comunale andremo ad organizzare, particolarmente in occasione delle Celebrazioni Benedettine, grande evento che ci vedrà impegnati per celebrare insieme, con adeguate iniziative di livello nazionale ed internazionale, il figlio primogenito di questa nostra terra.

Ancora benvenuto a Norcia, Eccellenza, benvenuto tra noi, nella nostra comunità, che da oggi è anche la sua comunità, e che l'abbraccia fraternamente.

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