Nuova aggressione al carcere di Spoleto, ferito un agente - Tuttoggi.info

Nuova aggressione al carcere di Spoleto, ferito un agente

Redazione

Nuova aggressione al carcere di Spoleto, ferito un agente

Mer, 28/06/2023 - 11:34

Condividi su:


Sovrintendente della polizia penitenziaria in ospedale dopo aggressione in carcere, dimesso con 21 giorni di prognosi

Una nuova aggressione all’interno del carcere di Spoleto. A denunciare l’ultimo episodio avvenuto nella casa di reclusione di Maiano, ai danni di un agente, è il Sappe.

La situazione è sempre più grave e merita l’urgente e giusta attenzione da parte dei vertici dipartimentali e ministeriali”, denuncia il segretario nazionale per l’Umbria del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria Fabrizio Bonino, che sintetizza quanto avvenuto nelle ultime ore nella Casa di reclusione spoletina: “Ieri pomeriggio, presso un reparto detentivo del carcere di Spoleto, si è consumato un grave episodio di aggressione ad un Sovrintendente della Polizia Penitenziaria. Esattamente dopo due mesi che era accaduto un fatto similare a danno di un altro Sovrintendente, un detenuto di origini pugliesi, ha improvvisamente aggredito per futili motivi due poliziotti, riuscendo a colpire il Sovrintendente al volto e lasciandolo a terra sanguinante è fuggito all’interno della sua stanza detentiva. Il Sovrintendente, immediatamente soccorso da altri colleghi è stato dapprima medicato nell’infermeria e poi inviato al pronto soccorso dell’ospedale di Spoleto con prognosi di 21 giorni. Il detenuto non è nuovo a tali comportamenti contro i Poliziotti, avvenuti in passato in altri istituti ed anche a Spoleto era quasi arrivato a picchiare un altro Poliziotto, ma il Il provveditore rispose negativamente alla richiesta di trasferimento”.

“Si doveva giungere a questo”, denuncia Bonino. “Occorrono sezioni detentive e modalità custodiali per detenuti violenti che non intendono reinserirsi. Esprimiamo la nostra solidarietà al collega ferito con gli auguri di una pronta guarigione, ma a Spoleto il discorso è molto più grave perché gli Agenti sono troppi pochi tanto da non riuscire a fruire delle ferie spettanti, i posti di servizio sono sotto i livelli minimi di sicurezza e dal Dipartimento e Provveditorato non prendono atto che l’istituto è al collasso. Alcuni giorni fa in una lettera unitaria firmata da tutte le sigle sindacali è stato dichiarato lo stato di agitazione prevedendo di fare un sit-in di protesta i primi giorni di luglio, ma ancora nessuna risposta dal Provveditore per un incontro urgente”.

“La verità è sconcertante”, conclude il SAPPE Umbria. “La Polizia Penitenziaria di Spoleto si sente abbandonata da chi dovrebbe invece risolvere i problemi, gravi e reali!”.

Tuona Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria: “Basta! Anche questo è un grave evento critico annunciato! A questo hanno portato questi anni di ipergarantismo nelle carceri, dove ai detenuti è stato praticamente permesso di auto gestirsi con provvedimenti scellerati ‘a pioggia’ come la vigilanza dinamica e il regime aperto, con detenuti fuori dalle celle pressoché tutto il giorno a non fare nulla nei corridoi delle Sezioni. E queste sono anche le conseguenze di una politica penitenziaria che invece di punire, sia sotto il profilo disciplinare che penale, i detenuti violenti, non assumono severi provvedimenti”.

“Il personale di Polizia Penitenziaria non ha ancora ricevuto i previsti guanti anti-taglio, caschi, scudi, kit antisommossa e sfollagenti promessi dal DAP”, denuncia. “La situazione delle carceri italiane, per adulti e minori, è allarmante per il continuo ripetersi di gravi episodi critici e violenti che vedono sempre più coinvolti gli uomini e le donne appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria. Donne e uomini che svolgono servizio nelle sezioni detentive senza alcuno strumento utile a garantire la loro incolumità fisica dalle continue aggressioni dei detenuti più violenti. Il taser potrebbe essere lo strumento utile per eccellenza (anche perché di ogni detenuto è possibile sapere le condizioni fisiche e mediche prima di poter usare la pistola ad impulsi elettrici) ma i vertici del Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria continuano a tergiversare – tanto mica stanno loro in prima linea nelle carceri a fronteggiare i detenuti violenti… – e la Polizia Penitenziaria continua a restarne sprovvisto”.

ACCEDI ALLA COMMUNITY
Leggi le Notizie senza pubblicità
ABBONATI
Scopri le Opportunità riservate alla Community

L'associazione culturale TuttOggi è stata premiata con un importo di 25.000 euro dal Fondo a Supporto del Giornalismo Europeo - COVID-19, durante la crisi pandemica, a sostegno della realizzazione del progetto TO_3COMM

"Innovare
è inventare il domani
con quello che abbiamo oggi"

Lascia i tuoi dati per essere tra i primi ad avere accesso alla Nuova Versione più Facile da Leggere con Vantaggi e Opportunità esclusivi!


    trueCliccando sul pulsante dichiaro implicitamente di avere un’età non inferiore ai 16 anni, nonché di aver letto l’informativa sul trattamento dei dati personali come reperibile alla pagina Policy Privacy di questo sito.

    "Innovare
    è inventare il domani
    con quello che abbiamo oggi"

    Grazie per il tuo interesse.
    A breve ti invieremo una mail con maggiori informazioni per avere accesso alla nuova versione più facile da leggere con vantaggi e opportunità esclusivi!