Scattata la raccolta firme per mettere una barriera protettiva nel punto maledetto dove lo scorso dicembre persero la vita Gabriele, Luana, Natasha e Nico "Per evitare il ripetersi di un'altra tragedia"
E’ ancora una grande ferita aperta, per tutta la comunità, l’incidente mortale dello scorso dicembre a San Giustino, dove ben 4 ragazzi – Gabriele, Luana, Natasha e Nico – persero la vita in seguito allo schianto contro un muro di contenimento lungo la Tiberina 3/bis.
Lo testimonia una petizione lanciata oggi (12 maggio) sul sito change.org – per l’installazione di un guardrail nel punto maledetto dove avvenne la tragedia – già sottoscritta da quasi 1800 persone.
La raccolta firme è infatti orientata a porre all’attenzione del Comune di San Giustino la richiesta delle famiglie e di tutta la comunità di installare un guardrail protettivo in corrispondenza della curva, “che – si legge nel testo – risulta tuttora particolarmente pericolosa. Gli interventi intrapresi dal Comune per la messa in sicurezza (segnali catarifrangenti ed una freccia) non sono assolutamente sufficienti ad evitare la possibilità di un futuro evento simile: infatti, in caso di fuoriuscita di un veicolo dalla carreggiata, risulta tuttora inevitabile l’impatto con il pilastro del cavalcavia”.
Il documento richiede quindi “l’installazione di un guardrail protettivo, onde evitare il ripetersi di una tragedia che evidentemente non è riuscita ancora a far aprire gli occhi a tutti”. Si tratterebbe dello stesso guardrail che, tra l’altro, era presente in quel punto fino al 2017 e poi è stato tolto.
Sulla tragedia era stata anche aperta un indagine per omicidio colposo contro ignoti, proprio per chiarire, in tutti i dettagli, la dinamica dell’incidente e soprattutto per capire se siano state messe in atto tutte le misure di sicurezza necessarie per scongiurare gravi sinistri. A gennaio erano stati esaminati anche i pezzi della Fiat Punto per verificare eventuali guasti. Va ricordato che nella stessa Tiberina 3/bis , nel 1999, altri 4 ragazzi persero la vita in un incidente praticamente simile, alcuni metri più indietro.