Il Circolo Guido 1^ da Spoleto, prima di svolgere qualsiasi considerazione di ordine politico, desidera rivolgere un grandissimo ringraziamento agli elettori del centro-destra, che ,col loro voto hanno permesso al Candidato-Sindaco Angelo Loretoni, ed ai numerosi candidati aderenti al Circolo, di raggiungere una percentuale di consensi assolutamente straordinaria, considerando le condizioni di partenza da cui è stata intrapresa, poco più di tre mesi orsono, la avventura elettorale, e che, per opportuno ed utile riepilogo, vengono riportate di seguito:
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una sinistra che, solo cinque anni fa, aveva chiuso al primo turno, a quasi il 60% , contro il 32% del centro-destra (l'8% era delle liste minori); ora perde quasi 7 punti al ballottaggio!
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una sinistra che ha fatto della “continuità nel cambiamento” il suo cavallo di battaglia , per lucrare in modo spregiudicato sulla grandissima voglia di cambiamento che circola nella cittadinanza. Cambiamento da che e da chi? Ovviamente da loro stessi, che amministrano da circa 50 anni, sempre con gli stessi soggetti politici.
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una sinistra che ha approntato, negli anni, una macchina elettorale poderosa, per il controllo del voto, costituita da centinaia di persone, tutte in qualche modo gratificate, dai rappresentanti di lista esperti in ogni genere di contestazioni, agli scrutatori, ai presidenti stessi di seggio. Fino al trasporto con pulmini di gruppi di elettori.
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Una sinistra che ha saputo disinvoltamente utilizzare l'arma della spesa comunale, ricorrendo ad ogni tipo di spending-advertising (spese a fini di propaganda), dalle rotatorie ai giardinetti, dalle asfaltature agli appalti , piccoli e grandi.
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Una sinistra che è stata abile nel parlare sempre d'altro, invece del disastroso bilancio comunale, del degrado urbano con la desertificazione del centro storico, dell'economia in frantumi, dell'ostilità della Giunta Regionale targata Lorenzetti, dell'Ecomostro, della Buca di Poreta, di Montepincio, di Colle S.Tommaso, e poi e poi….
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Una sinistra che raccoglie appena il 34% degli aventi diritto al voto, facendo forza sugli apparati, sui dipendenti comunali e delle partecipate, sui clientes, sui fiancheggiatori interessati.L'assenteismo, fisiologico al secondo turno, stavolta facilitato dalla concomitanza con l'election-day referendario e dal gossip ad orologeria , ha fatto il resto , agevolando sicuramente la sinistra più schierata.
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Una sinistra che per raggiungere una risicata maggioranza ha bisogno di mettere insieme il diavolo e l'acqua santa (mai definizione fu più pertinente), da Rifondazione Comunista alla lista civica di ispirazione clericale.
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una sinistra che sa di non raccogliere più la fiducia dei cittadini e che è costretta, per serrare le fila, a mettere come capolista e poi in Giunta il segretario comunale ex-ds, cosa che non avviene in nessuna città politicamente evoluta.
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una sinistra che ha firmato cambiali politiche di ogni tipo, fino al punto di non avere quasi più posti assessorili disponibili; le riunioni per la formazione della Giunta Comunale diverranno presto una sorta di acquario infestato da piranas, sino al punto di far già parlare di qualche ritorno “eccellente”, dopo un congruo periodo di “decantazione”.
Passando al centro-destra, vanno svolte, con spirito di verità, considerazioni senza “servo encomio né codardo oltraggio”.
I temi-problemi da esaminare sono:
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Il PDL non è ancora una formazione pienamente integrata a livello cittadino; ci sono ancora varie anime tra loro non completamente dialoganti, gelose del proprio orticello e delle rispettive possibilità negoziali (ufficiali od ufficiose) , sia nei confronti della destra che della parte avversa
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La capacità organizzativa del centro-destra è ancora insufficiente, mancando quasi completamente l'attivismo militante. A volte, si coglie il senso di una improvvisazione ispirata alla buona volontà, legata alla passione dei singoli, sottratta alla razionalità della struttura.
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La strategia e la tattica elettorali del centro-destra sono ancora carenti, sia nelle modalità di scelta delle candidature che nella tempistica adottata; purtroppo, cinquanta anni di esclusione dal governo della Città non non hanno consentito di formare una “cultura politica di opposizione”, che sappia fare del rigore, del contrasto sistematico ma costruttivo alla maggioranza, della consultazione istituzionalizzata della cittadinanza, una metodologia di presenza politica altrettanto importante quanto quella dell'Amministrazione.
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Troppi trasversalismi, più o meno consapevoli, sembrano ancora albergare nel centro-destra, con il quasi sistematico rischio che il lavoro di tanti appassionati sostenitori vada disperso, al momento decisivo , per l'azione non coerente di pochi soggetti
Per tali motivi, poiché il principio di riferimento della campagna elettorale è stato quello di far ritornare i cittadini al centro della loro citta' e la citta' al centro del suo territorio, facendo della partecipazione popolare la pietra angolare della vita comunale,
Il Circolo Guido 1^ da Spoleto ritiene di dover dare il suo diretto contributo alla riorganizzazione del PDL, rilevando l'urgente necessità di un coordinamento che cominci da subito a lavorare, con un gruppo ben amalgamato di persone, esperte nei vari settori della vita cittadina, per creare un partito vero,sul Territorio e tra la gente , il cui compito principale sarà quello di ascoltare i cittadini, nelle loro richieste e nelle loro difficoltà quotidiane.
Per superare le innegabili divisioni interne , le varie anime talora confliggenti, i veti incrociati che rischiare di paralizzare ogni efficace iniziativa politica, il Circolo Guido 1^ ritiene che l'unica persona in grado di far rinascere il centro-destra a Spoleto, in vista dei fondamentali prossimi passaggi elettorali, sia ANGELO LORETONI, che ha dimostrato, per la sua figura umana e politica, di poter “ricucire”, super partes, una situazione che altrimenti si presenta estremamente critica.
Il Circolo Guido 1^ intende rappresentare al Coordinamento Regionale tale sua indicazione,nei riguardi di ANGELO LORETONI, ponendo a disposizione la competenza e la passione dei propri aderenti per il raggiungimento degli obiettivi politici che verranno stabiliti, a cominciare dal sostegno all'azione dell' opposizione di centro-destra in Consiglio Comunale, che dovrà essere rigorosa, documentata, costruttiva, sempre al servizio dei cittadini, al di fuori di inciuci e patteggiamenti.
Spoleto non e' riuscita a cogliere la preziosa opportunità di poter contare sull'appoggio di un governo del fare, come e' l'attuale governo nazionale,ponendosi in sintonia con esso . Dobbiamo lavorare a ricostruire tale possibilità, a cominciare dalle prossime elezioni regionali, che dovranno estendere “l'effetto domino” che sta interessando progressivamente tante città dell'Umbria , portando il centro-destra a sovvertire una situazione politica regionale oramai insostenibile, che ci sta espellendo dalla realtà sociale ed economica del paese.