Le numerose famiglie dei ragazzi delle primarie contrari alle novità introdotte a fine anno scrivono una lettera aperta a sindaco, dirigenti scolastici e provveditorato "Riconsiderare le recenti decisioni sull'orario per non interrompere un equilibrio consolidato"
Non si arrendono i genitori dei bambini frequentanti le scuole primarie di La Tina e Rignaldello, dove i rispettivi Consigli di Circolo, a fine anno, hanno deciso di rimodulare l’orario antimeridiano con l’eliminazione del sabato mattina e l’inserimento di rientri pomeridiani obbligatori nel tempo curriculare.
In vista del prossimo Consiglio Comunale di Città di Castello (16 gennaio) e degli incontri previsti tra cariche istituzionali e scolastiche, le numerose famiglie contrarie alle novità introdotte hanno chiesto – tramite una lettera aperta a sindaco e dirigenti scolastici e provveditorato – una riunione straordinaria degli organismi scolastici, per riconsiderare proprio le recenti decisioni già prese (e che saranno in vigore a partire dal prossimo anno scolastico).
“La ragione principale per la quale si richiede questa rivalutazione sulla rimodulazione dell’orario – fa sapere il Comitato dei genitori del I e II Circolo Didattico – riguarda l’importante necessità di differenziazione dell’offerta didattica per i nostri bambini. Ad oggi, alla luce delle decisioni prese nei due Consigli di Circolo, infatti, si avrebbero un’omologazione e un appiattimento dell’offerta didattica e dei servizi in un territorio così vasto e articolato come quello tifernate, andando a interrompere un equilibrio ormai consolidato. Tutto questo senza avere motivazioni pedagogiche chiare né una fattibilità concreta sui servizi mensa e trasporti che dovranno essere riorganizzati“.
A questi motivi, segue inoltre – aggiungono le famiglie – “la grande difficoltà di comprensione delle future organizzazioni sia in vista delle imminenti iscrizioni per le classi prime per l’anno scolastico 2023/2024, sia per l’improvvisa modifica dell’orario per le classi già in essere e per le quali non si prevede una continuità dell’orario scelto dai genitori in sede di iscrizione“.