A scuola di educazione al cellulare i ragazzi di 50 scuole e i loro genitori
“Un patentino per lo smartphone”, quasi mille partecipanti al webinar a cura dell’Ufficio Scolastico regionale per l’Umbria, in collaborazione con l’equipe formativa umbra. Il progetto, che ha avuto una fase pilota nel periodo gennaio-giugno 2022, è rivolto a tutte le scuole secondarie di primo grado della regione.
Il progetto, che prevede attività realizzate dai docenti con le classi avvalendosi di un kit di materiali predisposti da esperti, è finalizzato all’acquisizione da parte degli studenti di comportamenti corretti e funzionali alla navigazione nel web, nell’essere fruitori e protagonisti attivi nella circolazione delle informazioni e nella relazione online, all’uso consapevole dello smartphone.
Il progetto offre, inoltre, la possibilità di coinvolgere anche le famiglie, come nel caso del webinar, al fine di aprire la via a una riflessione condivisa, a una assunzione di responsabilità e suggerire, contestualmente, alcuni comportamenti funzionali e sicuri.
Al termine del percorso le scuole aderenti potranno somministrare un test finalizzato al rilascio del patentino.
Grande successo per il webinar che ha fatto registrare 980 presenze (il massimo consentito) tanto da richiederne la registrazione onde renderlo fruibile a tutti i genitori e ragazzi delle 50 scuole della regione partecipanti al progetto.
All’incontro ha partecipato il vice sindaco ed assessore con delega alle politiche sociali e scolastiche del Comune di Perugia Gianluca Tuteri che ha espresso soddisfazione per un’iniziativa che va in linea con il progetto del Comune di Perugia sulla consapevolezza digitale denominato App-School-Ragazzi in rete, in programma ogni sabato presso il nuovo complesso degli Arconi.
“Le tecnologie rappresentano una conquista dell’umanità – ha spiegato il vice sindaco relazionando sul tema “Epoca digitale: nuova mutazione antropologica?”– perché vanno in direzione dell’innovazione e del futuro. E’ impensabile, dunque, vietarne l’uso ai nostri figli. Tuttavia i device e la rete rappresentano, oltre ad un’occasione, anche dei rischi, soprattutto per i giovani. L’abuso di essi, come di qualunque altra cosa, rappresenta una degenerazione che dobbiamo e vogliamo correggere perché sfocia nell’isolamento sociale e nell’allontanamento dalle buone prassi. Ecco perché, come amministrazione comunale abbiamo scelto di mettere in campo il progetto “App-school” le cui finalità sono, da un lato, di educare gli adolescenti ad un corretto utilizzo delle tecnologie, che rappresentano un mezzo e non un fine, e, dall’altro, di fargli conoscerne i rischi della rete”.
Commentando l’iniziativa dell’ufficio scolastico regionale Tuteri ha espresso un convinto plauso nei confronti di essa perché va nella stessa direzione del progetto comunale citato, coniugandosi ad esso. “Entrambi, infatti, sono orientati a rispondere alla domanda che si pongono tutti i genitori: quali effetti produce l’utilizzo sempre più precoce e sempre più massivo dei telefonini nei nostri ragazzi? Come comportarci? Ecco: lavorando a stretto contatto con i giovani vogliamo rispondere a queste domande e fornire agli adolescenti strumenti utili per stare nella rete con capacità, consapevolezza ed il giusto limite”.