Tom Jones domina la platea del Santa Giuliana, giovanissimi ed âgée indistintamente, anche ieri intorno alle 3mila presenze
Che ci si può aspettare da un Cavaliere della Regina, gallese di 82 anni, incidentalmente cantante, che entra claudicante in scena a causa di un attacco di sciatica e che si dovrà fare tutto un concerto da seduto? Come minimo, da figlio di minatore, che tiri via due parolacce ben fatte.
Ma trattasi di Sir Tom Jones, mito di almeno 3 generazioni di fan, uno che la vita l’ha masticata per bene prima di arrivare al successo. Dalle umili origini (il padre minatore del Galles) ai primi incidenti di percorso come una tubercolosi giovanile che lo costringe a letto per molto tempo. Ma anche un giovanissimo ragazzo (solo 16 anni all’epoca) che decide di sposarsi e fare figli. In prospettiva una persona ampiamente positiva e aperta sul futuro.
Tom Jones le ha viste tutte anche in carriera, alti e bassi (soprattutto nel passaggio tra gli anni ’70 e gli ’80) che tuttavia il cantante gallese, dotato di una voce potente ed inimitabile, supera sempre con ottimismo ed anche una discreta incoscienza. Come quando nel 1988 con il gruppo The Art of Noise, registra una celebre cover di una hit di Prince, Kiss.
Una strada e un nuovo format che lo porta a numerose collaborazioni, rendendo fruttuoso anche il fascino del mito incontrastato degli anni ’60 che si getta nella contemporaneità. Uno che dominava i Casinò di Las Vegas ai tempi di Frank Sinatra, e a cui le ragazze (ma anche le signore bene) lanciavano biancheria intima sul palco. Un maschiaccio gallese, oltre che artista, a 360°
Ed allora cosa volete che sia per un simile leone una sciatica e anche gli 82 anni che porta allegramente addosso con la sua camicia tra il barocco e l’optical, in una calda serata di luglio a Umbria Jazz? (Foto:Umbria Jazz)
Ovviamente una bazzecola. Niente che non si possa superare con una band tonica e una serie di arrangiamenti più virati al Blues (fa tenerezza Sex Bomb cantata come si direbbe nella musica classica, Adagio).
E tra una sfilza di successi e l’altra, uno speech con il pubblico fatto di facce buffe, occhiatacce assassine e umorismo inglese, qualche intonazione che va a farsi benedire, Tom Jones domina la platea del Santa Giuliana (giovanissimi ed âgée indistintamente anche ieri intorno alle 3mila presenze), con la padronanza di coloro a cui non rimane altro nella vita che mangiarsi il fuoco. Molto probabile che accada in occasione dei 90 anni forse.
In una edizione di Umbria Jazz dove si è potuta ascoltare molta nuova proposta musicale, mancava solo l’autorevolezza monumentale di artisti come Tom Jones.
In attesa poi della grande chiusura di questa sera,17 luglio, con l’osannato Jeff Beck (altro giovanotto di 78 anni), sul main stage di Perugia con l’ospite Johnny Depp. Senza pirati però!
Opening act
Samara Joy & Pasquale Grasso TRIO
Dopo essersi esibiti ai Giardini Carducci nella serata del 15 luglio, la talentuosa Samara Joy e il suo pigmalione da due anni, Pasquale Grasso, hanno avuto l’onore di aprire la serata del concerto di Tom Jones all’Arena.
Voce stupenda e di una intensità corposa quella di Samara Joy che con un trio di eccellenti musicisti ha divertito e deliziato per più di mezzora la Platea del Santa Giuliana. Applausi e la promessa di nuove presenze a Perugia.
Foto: Tuttoggi.info (Leopoldo Vantaggioli)