In 6 mesi in Umbria bruciati 200 ettari di territorio, forestale ricorda che è vietato accendere fuochi all'aperto
Individuato e denunciato il presunto responsabile del vasto incendio che fino a lunedì ha devastato una zona imponente di vegetazione e bosco a Capitone di Narni. Ad innescare il rogo, infatti, sarebbe stato un malfunzionamento dei freni di una mietitrebbia.
Per l’agricoltore è scattata la denuncia per incendio colposo da parte dei carabinieri forestali, mentre procedono gli accertamenti delle forze dell’ordine in merito ai numerosissimi roghi avvenuti negli ultimi giorni in Umbria.
Bruciati 200 ettari di territorio in 6 mesi
Oltre 200 ettari è infatti l’ammontare del territorio umbro andato in fumo da inizio anno fino ad oggi. Nel mese di marzo erano circa 80 gli ettari interessati da eventi incendiari e si distribuivano equamente nel territorio delle due province. Nel mese di giugno, invece, è emersa un’elevata suscettibilità degli incendi nel territorio ternano; dei 22 incendi registrati negli ultimi giorni ben 15 hanno riguardato la provincia di Terni.
Nelle ultimissime ore, ricordano i carabinieri del nucleo forestale, hanno destato preoccupazione gli incendi avvenuti nel comune di Assisi, in località Petrata, e a Capitone di Narni.
Nel primo caso si stima che il territorio andato a fuoco ha riguardato una superficie di oltre 10 ettari mentre per il secondo la stima si assesta ai 20 ettari.
Vasto incendio a Narni, fuoco anche nel bosco VIDEO
I Carabinieri Forestali nell’immediatezza hanno garantito la sicurezza delle aree, delle persone e delle abitazioni fino alla conclusione delle opere di bonifica da parte dei Vigili del Fuoco. Su entrambi gli incendi è stato necessario l’intervento dei mezzi aerei e il fuoco, alimentato anche dal vento, destando preoccupazioni alle abitazioni.
Le indagini sull’incendio di Narni
Già durante le opere di spegnimento i Carabinieri Forestali sono stati impegnati nell’attività investigativa per risalire al luogo esatto dove è avvenuto l’innesco dell’incendio, a comprendere le cause ma soprattutto a individuare eventuali responsabilità.
Nella serata di ieri, 27 giugno, è stato individuato il responsabile dell’incendio di Narni; le cause di origine colpose si ipotizza essere legate ad un malfunzionamento dell’impianto frenante di una mietitrebbia. L’incendio una volta innescato si è propagato velocemente favorito dalle condizioni climatiche e metereologiche.
Al fine di evitare questi rischi, si richiede di fare particolare attenzione all’utilizzo dei macchinari all’aperto oltre all’accensione diretta di fuochi comunque vietata in questo periodo dell’anno.
Per un intervento repentino è bene segnalare prontamente alle forze dell’ordine ogni situazione di potenziale pericolo.
Per l’incendio di Narni si stima una quantità di territorio bruciato intorno ai 20 ettari di cui circa la metà riguarda terreni seminativi. Nei prossimi giorni verrà eseguita la perimetrazione esatta delle aree percorse dal fuoco per alimentare il catasto incendi presente in ogni comune.
Con il lavoro di perimetrazione, compito affidato ai Carabinieri Forestali, verranno individuate le aree boschive dove ricadranno per legge i vincoli previsti: 15 anni per il cambio di destinazione, 10 anni per la realizzazione di edifici e 10 anni per divieto di pascolo e caccia in tutta l’area percorsa dal fuoco.