Fumo nero dall'inceneritore di Maratta: ternani preoccupati per la qualità dell'aria e per la propria salute
Intorno alle 17.30 di mercoledì 25 maggio una colonna di fumo nero si è levata dall’inceneritore di Maratta.
Alcuni operai di un’azienda della zona hanno ipotizzato che si trattasse di un “principio di incendio immediatamente domato”: nessuno, infatti, ha notato fiamme; secondo altri, invece, a originare il fumo “la combustione di rifiuti”. Secondo quanto ricostruito successivamente, si sarebbe trattato di un “guasto ad un tubo” relativo alla caldaia.
Alle 17.45, fortunatamente, tutto era già tornato alla normalità. Dopo gli incendi alla Ferrocart e alla Medei, però, ogni volta che si alza fumo nero dai centri di trattamento dei rifiuti nasce il timore di migliaia di ternani impensieriti per la propria salute. Saranno comunque i dati delle centraline dell’Arpa, che monitorano regolarmente la qualità dell’aria nella conca ternana, ad accertare eventuali anomalie.
La stessa agenzia fa sapere di essere intervenuta “in seguito alla segnalazione di una densa nube di fumo che si è sviluppata presso l’inceneritore Acea nella zona di Maratta”.
“Al momento del sopralluogo l’impianto era fermo e non stava bruciando rifiuti. I tecnici dell’Agenzia hanno prelevato il filtro del DECS dal camino per le analisi di diossina che sarà comunicata nei prossimi giorni sui canali di Arpa Umbria“.
(Foto presa da Facebook)
ultimo aggiornamento alle ore 10.50 del 26 maggio