Il progetto di Simone Gentili, appoggiato dal cugino Samuele
Si chiama “Peephole“, letteralmente ‘spioncino’, l’app lanciata da Simone Gentili, insieme a suo cugino Samuele, per dare una svolta alla vita dei giovani di provincia, che spesso non sanno cosa fare nelle loro serate.
L’idea dell’app
“La creazione va a soddisfare un bisogno che molte persone come me, o anche più grandi – spiega Simone – hanno, magari non sapendo cosa fare in una serata o in un fine settimana. Le informazioni oggi si hanno essenzialmente su un passaparola o seguendo sui social uno specifico locale. L’applicazione soddisfa questo bisogno e ti dà la possibilità di conoscere nuove realtà e nuovi eventi, anche se non conosci il locale in questione. Ti rendi conto, grazie alla geolocalizzazione, di quello che c’è intorno a te“.
Una promozione per i locali
Un modo dunque di andare incontro, non solo ai giovani, ma anche ai locali: “Tutti hanno spazio allo stesso modo, andando contro gli algoritmi odierni. Un’altra cosa bella è che le persone che frequentano quel determinato evento hanno la possibilità di farsi delle foto che si accumuleranno nell’album dell’evento, così che il locale si crea un proprio storico. La gente può rendersi conto che esiste qualcosa che non conoscevi”.
La nascita e lo sviluppo del progetto
L’idea di Simone è nata anche in un periodo particolare: “In realtà l’idea nasceva molto tempo fa ed era partita per essere diversa. Poi, come tutte le idee, maturano con il tempo. Circa tre anni fa abbiamo iniziato a ragionare con altri due miei amici. Poi ho ripreso io il progetto, passando dall’idea alla realizzazione“. Da qui il confronto con esperti di settore: “Abbiamo fatto diventare l’idea appetibile per il mercato. Poi la pandemia ha rallentato il tutto, ma così ho avuto il tempo di mettere a fuoco il progetto“.
I numeri
Il progetto è partito a dicembre 2021 e i numeri già dimostrano un successo: sui 6mila utenti hanno usato Peephole, tutti del centro Italia. Una cinquantina i locali che hanno caricato eventi. Ottimo l’incremento su maggio. Simone Gentili intanto ha ben chiaro i propri obiettivi: “Credo nel progetto e spero che abbia presto un radicamento in Italia”.
“Mai abbandonare le proprie idee”
Simone Gentili ha anche una parola per i giovani: “Quando hai un’idea scrivila, perché si dimenticano tante cose. Parlane, informati su come funzionano certe cose e poi le opportunità arrivano. Io ne ho parlato a mio cugino Samuele, che ha creduto in me. Martina, la mia ragazza, si è buttata ad aiutarmi. Le conoscenze si fanno, se ragioni con questa testa, attirerai chi la pensa come te. Poi le occasioni arrivano“.