Primo maggio in Umbria, tra manifestazione nazionale ad Assisi e premi ai lavoratori

Primo maggio in Umbria, tra manifestazione nazionale ad Assisi e premi ai lavoratori

Redazione

Primo maggio in Umbria, tra manifestazione nazionale ad Assisi e premi ai lavoratori

Dom, 01/05/2022 - 15:50

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Primo maggio in Umbria, governatrice Tesei: "Va ribadito il diritto al lavoro per tutti, con particolare attenzione ai nostri giovani"

La città di San Francesco fulcro delle celebrazioni del primo maggio con l’iniziativa “Al lavoro per la pace”, tra gli interventi dei sindacati e delle istituzioni e le testimonianze dei lavoratori.

Ma non è stato l’unico appuntamento di rilievo in Umbria: in prefettura a Perugia, infatti, sono state consegnate a 20 lavoratori della regione le “Stelle al Merito del Lavoro”.

Primo maggio ad Assisi, l’auspicio di fra Marco Moroni

Ad aprire l’appuntamento in piazza San Francesco ad Assisi l’intervento del Custode del Sacro convento, fra Marco Moroni. “Abbiamo apprezzato – ha detto – la vostra scelta di realizzare la tradizionale manifestazione del Primo Maggio in questo luogo dal forte valore simbolico, dal quale si sprigionano i semi della cultura di quella fraternità universale di cui parla papa Francesco nell’enciclica Fratelli tutti, firmata proprio qui sulla tomba del santo. I temi che ci vedono uniti sono quelli della pace, del lavoro e della crescita del Paese.

Il nostro incontrarci qui – è stato quindi l’auspicio del Custode del Sacro convento – porti frutti autentici di bellezza, creatività e solidarietà, in una rinnovata alleanza, franca e sincera, tra tutti noi, cittadini e cittadine e le istituzioni pubbliche e private. Insieme siamo infatti corresponsabili della cura del nostro vivere in società, in particolare nei confronti delle nuove generazioni”.

Sindacati tra guerra, centralità del lavoro e confronto col Governo

Quindi le testimonianze di sei delegati sindacali di diverse categorie e gli interventi dei tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil: Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri. Da Landini è arrivato in primis il messaggio contro la guerra in Ucraina e l’obiettivo di impedire che si trasformi in un conflitto mondiale. Poi l’appello a sostenere la centralità del lavoro, rilanciato anche da Sbarra. Critiche al Governo Draghi, invece da Bombardieri, per la mancanza di confronto con le parti sociali in vista del provvedimento annunciato del Consiglio dei Ministri da 6 miliardi per famiglie, lavoratori e imprese.

Primo Maggio ad Assisi, il Comune: “Basta morti sul lavoro”

Grande il plauso dell’amministrazione comunale di Assisi per l’evento nazionale del primo maggio: “Mettere insieme le parole pace e lavoro – viene evidenziato in una nota – è stata una scelta che condividiamo in toto perché in questo momento storico il nostro impegno deve essere incanalato nel combattere ogni ingiustizia. E ogni guerra è ingiusta, porta morte, distruzione, sofferenza e povertà. Per costruire la pace bisogna eliminare le ingiustizie, anche sociali, e lo sforzo di tutti, anche dei politici, deve partire dal lavoro, dal diritto al lavoro, dal diritto a un lavoro dignitoso, dal diritto a un lavoro che riconosca le pari opportunità, dal diritto a un lavoro non sfruttato e non precario. Dobbiamo recuperare tutti il senso profondo del lavoro che è alla base della nostra Repubblica. E dobbiamo tutti impegnarci per far sì che non si muoia più sul lavoro e per il lavoro. Il tema della sicurezza deve essere al primo punto di ogni agenda delle imprese e delle pubbliche amministrazioni. Il lavoro è fonte di vita, non può essere causa di una strage di innocenti, 1300 morti all’anno. Serve un’inversione di tendenza, non abbiamo più tempo, investire di più sulla prevenzione”.

Le Stelle al merito del lavoro

A Perugia, invece, il salone Bruschi della Prefettura ha ospitato la consegna – da parte del prefetto perugino Armando Gradone e del vice prefetto vicario di Terni Andrea Gambassi – delle Stelle al merito del lavoro a 20 lavoratori umbri, concesse loro dal Capo dello Stato per “singolari meriti di perizia, laboriosità e condotta morale”.

Questi gli insigniti del riconoscimento:

  1. Luca Allegrucci (Bnl – Perugia)
  2. Maria Teresa Antonelli (Marcelloni – Terni)
  3. Vincenzo Biocca (Poste italiane – Foligno)
  4. Marco Castagnoli (Profilumbria – Valfabbrica)
  5. Marco Cimicchi (Bnl – Perugia)
  6. Antonio Gelosia (Baccarelli Nazareno – Todi)
  7. Maria Teresa Grassini (Puliumbria group service – Perugia)
  8. Elvio Mirabasso (Sea – Marsciano)
  9. Antonio Moretti (Enel produzione – Perugia)
  10. Valerie Louise Moretti (Scala – Perugia)
  11. Massimo Peducci (Concessionaria De Poi – Ellera di Corciano)
  12. Stefano Pelorosso (Fondazione per il museo Claudio Faina – Orvieto)
  13. Roberto Rellini (Elcom system – Todi)
  14. Rodolfo Rosa (Exolon group – Narni)
  15. Marco Rossi (El.te. – Terni)
  16. Mauro Rossi (Sea – Marsciano)
  17. Roberto Santoni (Lungarotti – Marsciano)
  18. Stefano Susta (Fornaci Briziarelli – Marsciano)
  19. Raul Valentini (Busitalia – Spoleto)
  20. Carla Valiani (Società agricola vitivinicola italiana – Magione)

Tesei: “Serve impegno delle istituzioni perché tutti possano avere un lavoro”

Presente alla cerimonia in occasione del Primo Maggio la presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei. “Sostentamento, dignità, realizzazione, vocazione, libertà – ha osservato la governatrice – sono alcuni dei concetti che il lavoro porta con sé”. “Le Istituzioni, ognuna per le proprie competenze e in continua connessione con tutti gli attori coinvolti nel processo formativo e nell’attività sindacale e associazionistica delle varie categorie – ha sostenuto la presidente –, devono essere in grado di creare le condizioni affinché tutti possano avere un lavoro e che quel lavoro si svolga nelle migliori e più sicure condizioni.  Quel diritto contenuto nella Costituzione deve essere meta dell’azione di tutti noi.

E così, in questo Primo maggio in cui si ritorna a poter partecipare appieno alle manifestazioni di piazza dopo la pandemia, va ribadito il diritto al lavoro per tutti, con particolare attenzione ai nostri giovani. Un lavoro che dia loro prospettive, soddisfazioni professionali, che sia retribuito in maniera equa, che permetta di realizzarsi, di costruire una famiglia e un proprio percorso di vita. Perché – ha concluso la Tesei – è attraverso il lavoro che si può ottenere una crescita personale ma anche il progresso materiale e spirituale dell’intera società così come sancisce la nostra stessa Costituzione”.

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