Un successo internazionale che arriva dopo il diploma al Morlacchi di Perugia: e ora il pianista e compositore torna ad Assisi con il tour Estasi
Il nuovo tour europeo del maestro Giovanni Allevi si ferma ad Assisi il prossimo 13 maggio: sul palco del Teatro Lyrick il compositore e pianista arriva con il nuovo progetto musicale di pianoforte solo, all’insegna del più sublime degli stati di coscienza.
Libertà interiore, tormento, gioia sfrenata, impennate ritmiche irregolari, struggenti cantabili, lampi di genio. Questi i mondi attraverso cui si sviluppa la tracklist dell’ultimo album di Giovanni Allevi, a partire da “Kiss me again”, scritto durante la pandemia, per passare all’inquieto “Our Future”, un brano associato ad una profonda riflessione sul destino del mondo, già presentato in prima assoluta alla Cop26 di Glasgow, la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatici, dove l’artista è stato anche nominato European Ambassador dell’organizzazione mondiale Earth Day.
Con “Estasi” , il Maestro Allevi passa con la disinvoltura di chi domina la tradizione e la contemporaneità, dalla ritmica del Rock Progressive, a cui dedica “Prog Me”, alle sacre atmosfere di “My angel”, e all’ attesissimo e funambolico “Lucifer” che contiene una antica melodia gregoriana, già definito dalla critica un capolavoro, fino alle intense ondate sonore di “Estasi”, il brano che chiude la raccolta e dà il titolo all’album. Il pubblico, affezionato e partecipe in ogni concerto, viene condotto per mano attraverso una dinamica interiore liberatoria, fino all’esplosione catartica, testimoniata da applausi interminabili e dalla festosa standing ovation che immancabilmente conclude il live.
Tuttoggi.info in attesa di poter ascoltarlo dal vivo, ha intervistato il Maestro Giovanni Allevi.
Maestro, qual è il suo legame con l’Umbria? Sappiamo che si è laureato nel 1990 in pianoforte al conservatorio F. Morlacchi di Perugia, nei suoi tour ha toccato più volte l’Umbria e alcune delle sue città più famose, tra cui Assisi….
Indelebili nel mio cuore sono il Diploma in Pianoforte al “Morlacchi”, i concerti ad Assisi, la spaventosa e sublime visione della Cascata delle Marmore. L’Umbria è davvero il cuore dell’Italia!
Cosa vuol dire passare dalla provincia ad essere conosciuto nel mondo, e poi dal mondo tornare in provincia?
Ora è in atto la rivincita della provincia, perché ciò che contano sono le idee, le visioni, la creatività. E spesso, paesaggi silenziosi naturali, ricchi di storia e di bellezza, predispongono alla riflessione e ci aiutano a spingere la nostra mente verso orizzonti inesplorati.
Il suo ultimo lavoro contiene un brano, “Kiss me again”, scritto durante la pandemia. Come è stato per un artista quel periodo di lockdown? Cosa ha imparato?
All’interno del brano “Kiss me again” in due passaggi la musica sembra vacillare nel buio dell’inquietudine. Ma chi non ha vacillato? La pandemia, nonostante la drammaticità, è stata l’occasione per assumere una nuova consapevolezza, sulla nostra fragilità e sull’importanza degli affetti. Suonare questo brano mi fa sentire vicino al mondo.
Sempre nell’album compare anche “Our Future”, presentato in prima assoluta alla Cop26 di Glasgow. Lei è anche European Ambassador dell’organizzazione mondiale Earth Day. Perché ha scelto di metterci la faccia? C’è un messaggio che vorrebbe lanciare da Assisi in questo particolare momento in cui la speranza a volte sembra vacillare?
Alla base di tutto c’è una scelta morale, che siamo tenuti a fare. O tenerci stretti i pochi privilegi che abbiamo, o rinunciare a qualcosa per consegnare un mondo più bello e più pulito alle generazioni future. E’ il momento di agire per la seconda via. (Continua dopo la foto)
Il 22 Aprile 2022, in occasione dell’EarthDay, lei ha curato la direzione artistica della maratona televisiva su Ray play “One People One Planet” dalla nuvola di Fuksas a Roma. In quell’occasione ha avuto il privilegio di dialogare con il Premio Nobel per la Fisica 2021, il professor Giorgio Parisi. Ci racconta qualcosa?
Il Professor Parisi è un genio della Fisica. Per affrontare il dialogo filosofico con lui, mi sono preparato per settimane, ho letto il suo ultimo libro, ho cominciato a parlargli come fosse un’entità, girando nervosamente per la stanza. Quando si è materializzato alla Nuvola di Fuksas, un nodo in gola di commozione per poco mi impediva di parlare. (Continua dopo la foto)
“The First Embrace”, è il nuovo singolo di Giovanni Allevi dedicato alla Madre Terra…
È l’ultimo brano che ho scritto, ed è separato dalla mia prima composizione “Japan”, da un arco temporale di 34 anni. L’ho eseguito pochissime volte e ciò di cui vado particolarmente orgoglioso è che non somiglia a nulla che abbia già composto. E’ la quintessenza della dolcezza. Nelle sue note voglio raccontare il primo abbraccio, tra una mamma e il suo neonato, tra due amanti, tra la Terra e i suoi abitanti.
(Hanno collaborato Sara Fratepietro e Flavia Pagliochini)