Nell'ambito del progetto Rockability nascerà il primo centro nazionale rivolto ai neomaggiorenni finora ospitati in comunità o soli
Si chiamano “care leavers” e sono i giovani che hanno appena compiuto 18 anni e che fino a quel momento sono stati ospiti di comunità di recupero o affidati a famiglie. Una categoria poco conosciuta ma molto più rilevante di quanto si possa pensare. È dunque per loro che a Roccaporena di Cascia nasce il primo centro nazionale a loro dedicato, nell’ambito del progetto “Rockability”.
Secondo l’ultimo dato diffuso dal ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali (aggiornato a fine 2019) sui care leavers, sarebbero circa 3.600 i giovani tra i 18 e i 21 anni in uscita dalle comunità e dagli affidamenti familiari, ai quali si aggiungerebbero i minori stranieri non accompagnati (MSNA). Questi ultimi sarebbero circa 2.000 nel 2020 e quasi il doppio nel 2021.
L’Associazione Agevolando, nata nel 2010 da un gruppo di care leavers impegnati nel sociale, vorrebbe vederci più chiaro sui dati, mirando a potenziare l’attenzione sulla questione dei numeri e degli esiti affinché vi sia maggiore evidenza sull’adeguatezza dei percorsi di accoglienza e post-accoglienza dei tanti ragazzi “fuori famiglia” in Italia. Proprio per questo Agevolando sta pensando di promuovere attività di riflessione, ricerca e monitoraggio del fenomeno a partire dalla creazione di maggiori opportunità di confronto e incontro tra chi si occupa di politiche, interventi e azioni in questo ambito.
Qui si inserisce il progetto che prenderà vita a Cascia.
Roccaporena di Cascia, al centro dal 2019 del processo di rigenerazione territoriale avviato dal progetto Rockability, sostenuto con fondi P.O.R. Programma Operativo Regionale F.S.E. e F.E.S.R. – Umbria 2014-2020, si configura infatti oggi come luogo strategico di riflessione ed azione proprio attraverso la nascita del primo centro nazionale dedicato ai care leavers.
Partes, l’Opera di Santa Rita, il Comune di Cascia e Agevolando, insieme ad altre organizzazioni del Terzo Settore locale e nazionale, sono gli artefici di questo rilevante intervento nei luoghi di Santa Rita, là dove “l’impossibile diventa possibile”. Protagonisti principali saranno appunto i care leavers, il centro diventerà un laboratorio residenziale di pensiero, di formazione e di studio, di esperienze di crescita verso l’autonomia, aperto ai ragazzi in condizione di fragilità, a tutti gli operatori (anche istituzionali) del settore, alle comunità per minorenni e alle famiglie accoglienti.
L’obiettivo comune di Partes e Agevolando è anche quello di partecipare alla realizzazione di un sogno di tutta la comunità locale: ridare vita in una forma nuova all’istituto per minorenni e al centro educativo che per decenni hanno popolato di bambini e ragazzi il territorio, accompagnando i milioni di visitatori e pellegrini con la loro presenza in questo angolo della Valnerina, ricco di storia, racchiuso tra le dolci e ondulate montagne dell’appennino centrale. La nuova forma sarà data dalla “comunità diffusa”, ovvero da quell’intreccio di esperienze e competenze, personali e territoriali che permetterà a molti care leavers di condividere spazi e azioni di rilancio del territorio e di partecipare, insieme ad esperti, artisti, creativi, volontari, educatori e operatori del settore alla realizzazione di laboratori a tema, seminari di studio, soggiorni formativi, co-housing temporanei, cammini educanti anche collaborando – in un’ottica rigenerativa e di mutuo scambio – alla realizzazione delle attività locali di promozione del territorio all’interno dell’HUB “Territorintraprendenti” .
“Sarà una grande occasione per aprire nuovi spazi di condivisione sul leaving care e sull’accoglienza eterofamiliare – afferma Federico Zullo, presidente di Agevolando – Roccaporena come palestra di vita per molti giovani, un luogo di riflessione e di pensiero per molti esperti, un centro nazionale per i care leavers nel centro del nostro Paese, in mezzo alla natura, alla storia, alle tradizioni e alle virtuose trasformazioni, anche di ciò che, a volte, può sembrare impossibile. È molto importante quello che il Comune di Cascia e l’Opera Santa Rita stanno realizzando in questo territorio, non solo a favore della comunità locale ma anche di tante ragazze e ragazzi bisognosi di tutta Italia. Strategica in questo senso la candidatura di Roccaporena per la selezione del borgo umbro beneficiario di un progetto pilota per la rigenerazione culturale, sociale ed economica nell’ambito del PNRR”.
“Da quasi tre anni viviamo un grande fermento collettivo – afferma Silvia Quaranta, presidente di Partes – espresso da tanti soggetti differenti che, nell’attraversare i luoghi e le esperienze di Rockability, si ritrovano sempre più nella prospettiva comune per cui è proprio a partire dalle marginalità che è possibile esplorare e generare inedite opportunità per le persone e per il territorio, tutto”.