Sollecitato da Mancini, l'informativa di Coletto sui farmaci per contrastare le forme gravi di malattia tra coloro che si sono contagiati
Nell’ultimo anno in Umbria 455 persone contagiate dal Covid sono state curate con terapie monoclonali. I vari anticorpi disponibili dimostrano efficacia diversa e uno solo si è dimostrato efficace contro Omicron: in Umbria ce ne sono attualmente solo 39 confezioni.
Sono però disponibili anche i farmaci antivirali orali, di cui sono stati prescritti 115 trattamenti. Da oggi è in distribuzione il nuovo antivirale, Paxlovid, prodotto da Pfizer, che verrà consegnato alle Regioni dalla struttura commissariale.
E’ quanto ha comunicato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto rispondendo a un’interrogazione del consigliere della Lega Valerio Mancini, che sollecitava l’utilizzo dei trattamenti monoclonali contro il Covid.
Si attendono i dati definitivi sull’efficacia
Coletto ha chiarito che al momento non sono disponibili dati definitivi sull’efficacia di questi farmaci. La scheda che attesta la guarigione deve infatti essere compilata dopo un mese dalla somministrazione. “La Giunta regionale – ha però spiegato – ha ribadito la massima disponibilità all’esecuzione di queste terapie, dato che la loro attivazione nelle fasi iniziali consente di evitare la progressione della malattia e quindi l’ospedalizzazione“.
Rispetto alla scadenza dei farmaci, determinati monoclonali e antivirali sono indicati solo per specifiche varianti di Covid. Spetta quindi al medico prescrivere il farmaco corretto.
Mancini: evitare il terrore dell’opinione pubblica
Mancini ha quindi invitato a mandare dei segnali che tranquillizzino la popolazione: “I pazienti possono contare quindi sui farmaci, monoclonali, antivirali e plasma iperimmune, per affrontare il Covid. Chi si ammala ha il 99,9% di possibilità di non morire. Sono segnali di speranza che vanno lanciati per evitare il terrore dell’opinione pubblica”.