Il sindaco Luca Secondi ha risposto all’interrogazione del consigliere Andrea Lignani Marchesani sulla inconferibilità e incompatibilità della nomina di Giuseppe Bernicchi
“Il vicesindaco Giuseppe Bernicchi ha formalizzato il 16 novembre la propria opzione per l’incarico presso il Comune di Città di Castello, richiedendo, come consentito, il collocamento in aspettativa non retribuita da parte dell’Usl Umbria 1”.
E’ quanto ha dichiarato in Consiglio comunale il sindaco Luca Secondi in risposta all’interrogazione di Andrea Lignani Marchesani (Civica Castello) sulla inconferibilità e incompatibilità di incarichi nelle amministrazioni pubbliche relativa alla nomina del vicesindaco Giuseppe Bernicchi. “Una bellissima pagina frutta della scelta di un professionista apprezzato della nostra città”, ha affermato Secondi in replica al giudizio dell’esponente della minoranza, che aveva parlato di “una pagina non gradevole di inizio legislatura, né da parte del vicesindaco, né del sindaco”.
Per Lignani infatti “non si è trattato di una situazione piacevole, anche se è stata risolta, perché andava prevenuta”. “Il vicesindaco doveva già essere in aspettativa all’atto di accettare la carica, nel rispetto di norme come la legge Severino e i suoi decreti attuativi, che comunque ‘mi fanno schifo’ perché hanno un presupposto punitivo di coloro che operano in politica, ma esistono e va rispettati”, ha sostenuto il rappresentante di Civica Castello in riferimento alla presunta “incompatibilità del ruolo di vicesindaco, assessore e consigliere con il ruolo dirigenziale ricoperto dall’ingegner Bernicchi in base all’articolo 12 del decreto legislativo 39/2013”.
Nel far presente che “l’applicazione della disciplina di inconferibilità e incompatibilità recata dal decreto legislativo 39/2013 è stata oggetto di due interventi interpretativi da parte di Anac non perfettamente coincidenti e all’origine di comprensibili incertezze applicative”, Secondi ha reso noto che “al riguardo il vicesindaco Bernicchi, oltre a comunicare all’Usl Umbria 1 l’incarico ricevuto nella medesima giornata di nomina, ha rimesso all’azienda una nota sintetica di memoria in ordine ai motivi di assenza delle cause di inconferibilità e incompatibilità”.
L’Usl Umbria 1 ha poi replicato ai motivi addotti dal vicesindaco, senza formulare espressa contestazione, ma invitando a fare una scelta entro 15 giorni: è quindi seguita la formalizzazione da parte di Bernicchi dell’opzione del collocamento in aspettativa.
“L’ingegner Bernicchi, nel segno di una cifra umana importantissima e dello spirito di servizio verso l’Usl Umbria 1, non voleva creare difficoltà all’azienda sanitaria risolvendo il tema dell’incompatibilità e si è pertanto messo a disposizione, decidendo in seguito di scegliere la collocazione in aspettativa per evitare che la situazione venisse strumentalizzata”, ha chiarito Secondi.