Dal 2007 ad oggi sono p duecentosessantanove i mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa garantiti da Gepafin attraverso le risorse messe a disposizione dalla regione dell’Umbria, ma è proprio nel 2013 che si è verificata una vera e propria impennata di contratti: 93 famiglie sono ricorse alla convenzione (ed alle agevolazioni) tra Regione, Gepafin e banche per un totale di circa 7 milioni e 500 mila euro movimentati. In totale sono stati “garantiti” mutui per oltre 24 milioni di euro. Sono questi i dati più importanti emersi dal rendiconto dell’attività 2013 dell’iniziativa “Acquisto di alloggi assistito da garanzie”, che è stato presentato questa mattina, giovedì 20 febbraio, nella sede regionale del Broletto a Perugia, dall’assessore alle politiche della casa Stefano Vinti e dal presidente di Gepafin, Salvatore Santucci. La convenzione tra Gepafin e Giunta Regionale, dal novembre del 2012, utilizza un fondo di 2 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Umbria, su proposta dell’assessore alle politiche abitative Stefano Vinti, attraverso dieci Istituti bancari che hanno aderito all’iniziativa. Grazie alla convenzione con Gepafin vengono, quindi, garantiti tassi di interesse ridotti sui mutui ipotecari per l’acquisto della prima casa, finanziati con un Fondo di rotazione che permette di soddisfare la richiesta di quasi quattrocento domande. Attraverso il ‘moltiplicatore’ concordato con gli istituti bancari, il finanziamento regionale consente di fornire garanzie per circa quaranta milioni di investimenti abitativi. “La formula della convenzione con Gepafin, sottolinea l’assessore Vinti, garantisce anche un ulteriore risparmio, quantificabile in circa diecimila euro a famiglia, per la copertura delle garanzie sui mutui. In un momento di crisi economica come l’attuale che in sostanza ha fatto crollare il mercato immobiliare (meno 35 per cento nel 2013), strumenti come questo hanno permesso all’economia regionale di reggere ed alle famiglie di soddisfare un bisogno assolutamente primario come quello della casa. C’è da sottolineare, ha continuato Vinti, che quasi il settanta per cento dei mutui garantiti da Gepafin sono stati contratti da giovani aldisotto dei trenta anni e numerosi hanno aggiunto al mutuo agevolato anche le varie formule di ‘bonus casa’ previste dai bandi regionali. Questi dati ci incoraggiano a proseguire con decisione anche nel futuro, visto che la soluzione del problema abitativo resta una priorità della politica regionale. Cercheremo anche di analizzare le diverse risposte pervenute dai vari territori regionali, ha concluso Vinti che, nel 2013, vedono numeri consistenti di mutui contratti a Perugia e soltanto uno a Terni”.
Il presidente di Gepafin Santucci ha rimarcato l’ottima collaborazione che si è instaurata con gli istituti di credito convenzionati, (“che ha permesso anche di poter evadere le istruttorie della domande in tempi assolutamente rapidi”), e sopratutto la buona riuscita della formula che registra una percentuale di insolvenza bassissima (“e questo consente al fondo, per il meccanismo della rotazione, di avere sempre risorse disponibili per garantire nuovi mutui”). Il presidente Santucci ha anche dato notizia che recentemente la Cassa Depositi e Prestiti ha messo a disposizione della Banche due miliardi di euro da destinare al finanziamento a tassi agevolati dei mutui per l’acquisto della prima casa. “Ora stiamo lavorando con la Cassa, ha affermato Santucci, per poter cumulare le agevolazioni statali con quelle regionali, in modo da abbattere ancora di più i tassi di interessi dei mutui”. Le attuali percentuali massime, aggiuntive allo spread, oggetto della convenzione in vigore, sono fissate nel 3,30 per cento per i mutui di durata fino a 10 anni, 3,40 per cento per i mutui da 11 a 20 anni e nel 3,50 per cento per la durata superiore a venti anni. Nel caso in cui l’istituto di credito abbia tra i prodotti del proprio portafoglio la concessione di finanziamenti con cap, i tassi massimi aggiuntivi, applicabili, sono rispettivamente del 4,10, 4,20 e 4,30 per cento.
Le banche che hanno formalizzato la propria adesione sono la Banca popolare di Spoleto, Banca di credito cooperativo di Anghiari e Stia, la Banca di credito cooperativo di Spello e Bettona, la Banca di Mantignana e di Perugia, la Banca popolare di Ancona, Veneto Banca, la Cassa di risparmio di Orvieto, Unicredit Spa, la Cassa di risparmio dell’Umbria, Crediumbria e Banca Etica.