Interrogazione regionale di Bori sui ventilatori polmonari non consegnati all'ospedale di Pantalla, la risposta dell'assessore Coletto
Cosa sia successo a 2 dei 5 ventilatori polmonari donati all’ospedale della Media Valle del Tevere di Pantalla non si sa. L’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto “scarica” le responsabilità sul Comune di Todi e sull’associazione La Rosa dell’Umbria, promotori della raccolta fondi che ha coinvolto anche gli altri comuni del territorio oltre alla popolazione.
La vicenda è finita al centro del question time di martedì mattina in Consiglio regionale, dopo l’interrogazione del consigliere del Pd Tommaso Bori.
Illustrando l’atto in Aula, Bori ha domandato “quale sia l’effettiva strumentazione donata all’USL Umbria 1. Le ragioni della mancanza dei 2 ventilatori che “La Rosa dell’Umbria” si era impegnata ad acquistare e donare. Il reale coinvolgimento del Comune di Todi e del Centro Operativo Comunale di Todi nell’acquisto e nella donazione della strumentazione in favore della USL Umbria 1”.
Ventilatori polmonari, raccolta attraverso l’associazione “La Rosa dell’Umbria”
“Il Comune di Todi – ha spiegato Bori – ha promosso la raccolta fondi sopracitata, il cui beneficiario della donazione risulta essere appunto ‘La Rosa dell’Umbria Odv’, (associazione che riceve contributi diretti dal Comune) anche tramite canali ufficiali, in particolare sul sito del Comune di Todi. La raccolta fondi ha goduto di un grande appoggio da parte della popolazione di Todi e della Media Valle del Tevere. Il 25 aprile 2020 il Comune ha pubblicato sul proprio sito l’esito parziale della raccolta fondi, evidenziando come si trattasse di un’iniziativa testualmente ‘promossa dall’Amministrazione comunale’, e comunicando il superamento della soglia di 150.000 euro raccolti, che sarebbero stati utilizzati per l’acquisto di: 1 eco doppler portatile con relativi accessori, per un totale di 17.080 euro, e di 5 ventilatori polmonari per un totale di 118.950 euro. La questione viene resa nota tramite comunicato stampa sul sito del Comune, poi insolitamente rimosso, con la pubblicazione della fattura certificante l’acquisto dei 5 ventilatori e l’attestazione del bonifico effettuato per l’acquisto dei ventilatori; la fattura, del 14 aprile 2020, certifica che l’acquisto era stato effettuato materialmente dalla ‘Rosa dell’Umbria’. Non è mai stata resa nota, pubblicamente, la cifra esatta dell’ammontare della raccolta fondi, che tutt’oggi risulterebbe ancora attiva. Emerge una prima chiara differenza tra la somma che è stata dichiarata all’esito, seppur parziale, della raccolta fondi e quella che effettivamente è stata spesa, di circa 14.000 euro. Restano tuttora non pervenuti i restanti 2 ventilatori polmonari, nonostante siano passati mesi dall’accettazione delle donazioni.
Poca trasparenza sulla raccolta fondi
Mentre il Sindaco di Todi, il 26 agosto 2021, affermava essersi limitato esclusivamente a rilanciare la raccolta fondi sui canali social del Comune e che non sussistevano atti amministrativi ufficiali in merito a questa vicenda, la sindaca di Marsciano a “Il Messaggero – Umbria” del 25 agosto 2021, interessata alla vicenda visto che uno dei cinque ventilatori sopracitati era stato acquistato coi fondi del Comune di Marsciano e degli altri comuni della media valle del Tevere, affermava che “tutta la parte decisionale e operativa legata all’acquisto dei ventilatori e quindi quali acquistare, dove acquistarli, il fatto di prenderli usati e la congruità del costo è stata gestita dal Comune di Todi e dalla ‘Rosa dell’Umbria’ in totale autonomia e senza alcuna condivisione”, aggiungendo poi che due ventilatori dei cinque acquistati e pagati non sono stati consegnati perché non funzionanti. Manca quindi trasparenza”.
La replica di Coletto: “Usl ci ha riferito che 2 ventilatori non sono stati consegnati”
L’assessore Luca Coletto ha risposto che “la donazione di un ecodoppler è stata accettata e collaudata. A giugno 2020 sono stati accettati 5 ventilatori polmonari, 3 sono stati consegnati e collaudati. Gli altri 2 non sono stati consegnati. Questo è quanto ci è stato riferito dalla Usl Umbria 1. Noi non abbiamo facoltà di gestire e di intervenire, per avere altre informazioni bisognerà interpellare il Comune di Todi e l’associazione”.
Bori si è detto “non soddisfatto della risposta. Queste sono le stesse informazioni che avevamo all’inizio. La Asl ha accettato apparecchiature mai arrivate. 2 ventilatori sono scomparsi. Non è chiaro quanto denaro è stato raccolto, visto che l’iniziativa non è mai formalmente terminata. La Regione deve fare chiarezza, porteremo la questione alla Commissione di inchiesta sulla gestione del Covid”.