Inaugurata stamattina la mostra "Arte, fuoco e ceralacca", sarà aperta fino al 30 gennaio 2022
Per chi va in cerca di curiosità, al Museo Civico Rocca Flea a Gualdo Tadino ha aperto le porte la nuova mostra “Arte, fuoco e ceralacca. I sigilli della Collezione Francesco Allegrucci”, a cura di Anna Nancy Rozzi.
Il progetto è stato inaugurato pubblicamente stamattina (sabato 23 ottobre), promosso dall’erede Barbara Bettelli, con il coordinamento di Catia Monacelli, direttore del Polo Museale, il patrocinio del Comune di Gualdo Tadino, il contributo della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Umbria e la partecipazione della Soprintendente Giovanna Giubbini, in memoria di Francesco Allegrucci, bibliofilo e raffinato collezionista di libri, stampe antiche, globi, carte nautiche e sigilli.
La pratica di sigillare esiste dall’antichità più remota e la sua stessa universalità la situa all’altezza di altri grandi fattori di civiltà; simbolo di identità e proprietà, connesso alla nascita della scrittura, del commercio e dell’organizzazione statale, il sigillo ha certificato e tutelato per almeno 7 millenni beni materiali e ruoli sociali. Destinate a lasciare la propria impronta su argilla, cera, piombo e ceralacca, le matrici hanno elaborato un linguaggio estetico e simbolico espresso attraverso l’araldica e l’arte della calligrafia, mentre le impugnature si sono spesso trasformate in preziosi complementi da scrivania, caricandosi di valori artistici che ne hanno fatto un ricercato oggetto da collezione sin dall’antichità classica.
“Un onore ospitare un progetto così importante” – ha sottolineato il sindaco Massimiliano Presciutti – la Collezione Francesco Allegrucci offre la possibilità di spaziare attraverso tre secoli di sigillatura con esemplari che ne evidenziano i molteplici impieghi”. Dello stesso avviso l’assessore alla Cultura Barbara Bucari: “Una mostra preziosa che sarà di fondamentale importanza anche per gli studenti delle scuole di ogni ordine e grado”.
La diversità delle forme, dei materiali e delle funzioni si snoda dalle raffinate concessioni imperiali degli Asburgo sino agli umili stampi da pane, dai gioielli alle sante reliquie, dai sigilli ufficiali ai chiudi-busta della corrispondenza amichevole. In aggiunta alla pregevole raccolta di matrici, la Collezione Francesco Allegrucci è arricchita da documenti che attestano le diverse forme in cui era effettuata la sigillatura tra i secoli XVII e XIX, comprendendo impronte di cera pendenti ‘in teca’ e del tipo definito ‘sotto carta’, impressioni sigillari su ceralacca e i più recenti timbri a inchiostro.
La mostra è aperta al pubblico da giovedì a domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18 fino al 30 gennaio 2022. Per informazioni www.polomusealegualdotadino.it